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Latina, Antonietta Gargiulo esce dalla prognosi riservata

antonietta gargiulo

Antonietta Gargiulo, unica sopravvissuta della strage di Latina, è uscita dalla prognosi riservata. La è seguita da familiari e psicologi

La povera Antonietta Gargiulo è uscita dalla prognosi riservata. I dottori dell’ospedale San Camillo di Roma hanno dato all’approvazione a trasferire la donna dal reparto di terapia intensiva a quello di chirurgia generale. Migliorano sempre di più le sue condizioni. La donna era stata ferita gravemente dal marito e carabiniere Luigi Capasso, il quale ha poi ucciso le loro bambine Alessia e Martina.

Antonietta Gargiulo

Migliorano le condizioni di Antonietta Gargiulo. La donna, con il benestare dei medici dell’ospedale San Camillo di Roma, è stata trasferita dal reparto di terapia intensiva a quello di chirurgia generale. Lo ha reso noto il programma televisivo Chi l’ha visto?. Antonietta Gargiulo esce così dalla prognosi riservata. Tuttavia, le sue condizioni rimangono gravi. Anche e soprattutto, forse, dal punto di vista psicologico. Oltre al sostegno medico, infatti, la donna è seguita costantemente dai familiari e da una squadra di psicologi. D’altronde, riprendersi delle ferite che le sono state inflitte, per quanto gravi, è molto più facile che affrontare una realtà in cui il proprio nucleo familiare è stato distrutto dall’uomo che amava, e che diceva di amarla.

L’assassinio ed il perdono

La donna è stata diversi giorni senza sapere della morte delle sue due figlie. Ma, purtroppo, Luigi Capasso, dopo aver sparato ferendola gravemente, ha preso le chiavi dell’appartamento ed il cellulare alla moglie. Ha potuto così entrare nell’abitazione. Giunto nella stanza delle bambine, ha ucciso nel sonno la piccola Martina, di 8 anni. La 13enne Alessia, invece, si era svegliata ed era in piedi quando è stata mortalmente colpita.
I due coniugi erano in rotta da tempo. Era previsto, infatti il divorzio. Luigi Capasso era stato cacciato di casa da Antonietta Gargiulo, che aveva raccontato a più parti, forze dell’ordine comprese, la violenza di Luigi Capasso (comunque, essendo carabiniere, faceva parte delle forze dell’ordine). La tragedia, poteva essere quindi evitata. Purtroppo in molti hanno sottovalutato la situazione. Dall’altra parte, Luigi Capasso era ancora di più sopraffatto dall’ira in seguito alla separazione, che ormai doveva accettare.

Ma nonostante tutto, la madre delle figlie uccise e i suoi parenti avrebbero perdonato il marito assassino. La aveva annunciato don Livio Fabiani, parroco che ha celebrato i funerali delle povere bimbe. Ciò sembra incredibile, ma ha una sua spiegazione. Infatti, la famiglia di Antonietta Gargiulo è molto religiosa. E la religione cristiana è anche molto improntata sul perdono. Anzi, come ha affermato Maria Belli, l’avvocato di Antonietta Gargiulo, il perdono è il momento più alto.
Effettivamente è così, perdonare sempre e comunque chi fa un torto è molto difficile, ma è anche profondamente cristiano. Il cristianesimo condanna ogni forma di violenza ed odio (anche sono il pensiero), e pertanto un fedele che segue la parola di Gesù Cristo deve perdonare anche torti di questo tipo.