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Anziana sequestra l'idraulico: "Non ha fatto la fattura"

fattura fiscale

Il fatto è accaduto a Chieri, in provincia di Torino. La donna di 75 anni è stata denunciata per sequestro di persona.

Una storia particolare, che fa anche sorridere, in cui però c’è una denuncia per sequestro di persona ed esercizio arbitrario delle proprie ragioni. Pina Conrotto è una pensionata di 75 anni. Per quarant’anni ha lavorato come parrucchiera a Riva di Chieri, in provincia di Torino. Dopo un guasto al boiler, ha chiamato l’idraulico. In teoria, un libero professionista dovrebbe rilasciare la fattura. A dire della 75enne però, l’uomo non l’avrebbe fatto, nonostante le ripetute richieste. La soluzione scelta dalla donna è stata effettivamente un po’ drastica: chiudere in casa l’idraulico. Occorre precisare che l’artigiano- rimasto nell’appartamento per quaranta minuti prima dell’arrivo dei Carabinieri- nega la ricostruzione degli eventi fatta dalla signora Conrotto.

L’intervista

Pina Conrotto è stata intervista dalla giornalista Carlotta Rocci di Repubblica alla quale ha spiegato le sue ragioni. La donna sostiene di aver chiamato l’idraulico per un guasto al boiler, da sostituire, e al sifone del lavandino della cucina. La pensionata ha chiesto di poter vedere alcuni scontrini, per accertare che i materiali utilizzati durante il lavoro siano nuovi. Secondo la donna, l’uomo avrebbe rifiutato e ne sarebbe nata una discussione. L’idraulico avrebbe anche spinto la 75enne che, spaventata, sarebbe uscita di casa chiudendolo dentro; la ricostruzione è stata smentita dall’artigiano. “Non la spaventa il fatto di essere stata denunciata per sequestro di persona?” domanda Carlotta Rocci. “No, non mi interessa. Chiedere gli scontrini era un mio diritto, e anche la fattura- risponde Pina Conrotto- L’ho spiegato ai carabinieri, ho detto loro anche della discussione che avevamo avuto in casa. (…) Io sono per la legalità. Ho chiesto solo quello che mi spettava. Quando lavoravo come parrucchiera ho sempre seguito lo stesso criterio. E’ così che si fa“.

La versione dell’artigiano

L’idraulico, 70enne, ha smentito la ricostruzione fatta da Pina Conrotti. In primo luogo, nega di aver colpito la donna. Specifica inoltre che la discussione è nata più per la ‘qualità’ del suo lavoro che per un problema di scontrini o di natura fiscale: la 75enne si sarebbe lamentata perché il mestiere sarebbe stato fatto in modo approssimativo. L’artigiano inoltre contesta di non aver voluto rilasciare la fattura: “Assolutamente non è vero. La signora mi ha accusato di non aver fatto i lavori a dovere e io le ho spiegato che avrei fatto la fattura quando tutto fosse ultimato”.

Il sostegno verso la donna

La vicenda di Pina Conrotto ha suscitato simpatia. Una persona anziana che difende la legalità- quella che nasce dai piccoli gesti quotidiani, quindi ancora più importante- diventa quasi un simbolo in un paese con un alto tasso di evasione fiscale. Scrive Massimo Gramellini sul Corriere della Sera: “(…) Soltanto una pazza, in Italia, poteva avere la forza di ribellarsi all’unico furto che si compie ogni giorno in migliaia di luoghi con il consenso rassegnato delle vittime. E solo una pazza poteva commettere un reato (…) e chiamare i carabinieri perché le dessero manforte. (…) Potrà comunque contare sul nostro affetto“. Nicola Cristaldi, sindaco di Mazara del Vallo, è ancora più esplicito: pur riconoscendo che l’atteggiamento della signora è stato sopra le righe, intende conferire un encomio “(…) non al gesto ma all’anziana che voleva aver riconosciuti i suoi diritti“.