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Arrestati 5 neofascisti: volevano impedire l'ingresso in una casa popolare a famiglia dell'Eritrea

forza nuova

Grave fatto a Roma, dove circa 30 esponenti di Forza Nuova ha cercato di fermare una famiglia italo-eritrea alla quale era stato assegnato un alloggio in una casa popolare.

Fascisti contro famiglia italo-eritrea

Gravissimo ed incivile fatto Roma, per la precisione in via Giovanni Porzio al numero 55. Questa mattina, circa trenta attivisti sostenitori di Forza Nuova hanno impedito ad una famiglia italiana di origine eritrea di entrare nell’appartamento popolare di proprietà dell’Ater, regolarmente assegnatogli dopo lo sgombero dei precedenti occupanti.

Violento scontro contro la polizia romana

La situazione però è degenerata. I fascisti capitanati da Giuliano Castellino, leader di Roma ai Romani, hanno impedito agli agenti della polizia locale di far entrare la nuova famiglia nella casa popolare regolarmente assegnata. Da qui lo scontro tra le circa 30 persone sostenitrici di Forza Nuova e le forze dell’ordine. Sugli agenti è caduta una fitta pioggia di oggetti lanciati dai fascisti. Nel corso di questi disordini, tre poliziotti sono rimasti feriti, fortunatamente non in modo grave, colpiti alla testa da sampietrini. La famiglia assegnataria, composta da madre, padre e un bambino piccolo, è andata via dal quartiere dopo gli scontri.

Cinque persone sono state arrestate al termine del violento scontro. Sono accusate di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Tra loro c’è anche il leader del movimento di estrema destra Roma ai romani, Giuliano Castellino. Sono al vaglio degli inquirenti le immagini della polizia scientifica per individuare altri colpevoli e responsabilità.

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Post su Facebook di Forza Nuova

Forza Nuova non si sente affatto in colpa per quello che è successo. Sulla propria pagina Facebook scrive orgogliosamente: “Ancora uno sfratto a Montecucco. Ancora il Commissariato San Paolo contro i romani. Ancora FORZA NUOVA a difesa della casa, contro sgomberi e per la resistenza nazionale. Altra mattinata di barricate. La vostra repressione, la nostra rivoluzione”.

Altri vergognosi precedenti xenofobi nella Capitale

Purtroppo non è la prima volta a Roma che si verificano scontri ed episodi di intolleranza per l’assegnazione di case popolari a stranieri. Pochi mesi fa, a giugno, un uomo con cittadinanza italiana, ma di origine bengalese, è stato aggredito con pugni e calci a Tor Bella Monaca da alcuni ragazzi italiani, ai quali aveva chiesto informazioni per raggiungere l’abitazione popolare assegnatagli dal Comune. “Qui non c’è posto per te. Lascia stare le case popolari”, avrebbero urlato i ragazzi strappandogli le carte che aveva in mano prima di colpirlo brutalmente.

A gennaio delle persone, sempre di estrema destra, hanno organizzato un picchetto all’ingresso del condominio dove vive una famiglia egiziana, legittima assegnataria di un alloggio Ater. La casa era occupata abusivamente da due giovani, che sono stati fatti rientrare dai fascisti.

A dicembre 2016, invece, alcuni abitanti di via Filottrano, a San Basilio, erano scesi in strada per impedire che la famiglia assegnataria, marito e moglie con tre bambini di cittadinanza marocchina, prendesse legittimamente possesso di un alloggio Ater.