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Arrivata a Livorno la nave di Emergency

La nave di Emergency attracca al porto di Livorno

A bordo della nave di Emergency arrivata al porto di Livorno, 35 migranti tutti uomini, in prevalenza provenienti dal Bangladesh

La nave di Emergency, che il 29 aprile ha salvato 35 migranti nella zona Sar maltese, è attraccata nel porto di Livorno alle 7.30 di questa mattina.

Arrivata a Livorno la nave di Emergency

Alle 7.30 di oggi 3 maggio è attraccata a Livorno “Life Support“, la nave di Emergency con a bordo 35 migranti, tutti uomini, principalmente provenienti dal Bangladesh. La nave ha fatto il suo ingresso nella rada del porto di Livorno alle 6.50 di stamani.

Il salvataggio

I migranti sono stati soccorsi il 29 aprile nella zona Sar maltese,

“Erano senza acqua né cibo da quasi 4 giorni: le 35 persone salvate ieri dalla Life Support in acque internazionali ora sono al sicuro.

Arrivano dalla Palestina, dalla Siria, dal Bangladesh: Paesi colpiti da violenze, crisi umanitarie e insicurezza alimentare. Tra loro anche un minore non accompagnato.” Con questo post sui propri canali social, l’Ong aveva raccontato il salvataggio dei migranti, informando poi che il porto assegnato per lo sbarco era, appunto, quello di Livorno “A 4 giorni e quasi 670 miglia nautiche dal luogo in cui è avvenuto il salvataggio”. La nota informava inoltre che, poco prima del loro salvataggio , altri naufraghi erano stati soccorsi da una nave commerciale e riportati in Libia: ” in violazione a qualsiasi norma internazionale” la conclusione del post.

L’assistenza sanitaria

Dopo l’arrivo della nave, medici e infermieri della sanità marittima, insieme a un infermiere del servizio 118, sono saliti a bordo e, nel valutare le condizioni dei migranti, potranno stabilire eventuali priorità per lo sbarco. In attesa di essere accompagnati in diverse strutture della regione, ai migranti sarà garantita l’assistenza sanitaria necessaria. Per tale scopo, sono stati allestiti appositi gazebo sulla terraferma. Da quanto riferisce l’Ansa, rimarranno tutti in Toscana e saranno ridistribuiti nelle diverse province

(Immagine di repertorio)