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Assegno di inclusione 2024: come farne richiesta e i beneficiari

Assegno di inclusione 2024

L'assegno di inclusione sostituirà il reddito di cittadinanza. Sono diversi gli aspetti ai quali prestare attenzione. Scopriamo quali.

L’assegno di inclusione è stato introdotto con il Decreto Lavoro del 2023 e si tratta di un provvedimento che andrà a sostituire il precedente reddito di cittadinanza. Entrerà in vigore dal primo gennaio e saranno diversi gli aspetti ai quali prestare attenzione a cominciare dal pubblico destinatario, i requisiti economici o ancora le sanzioni che scatteranno nel caso non verranno rispettati determinati parametri.

Assegno di inclusione 2024, in cosa consiste il provvedimento

Il ministero del lavoro e delle politiche sociali, nel suo lungo documento ha spiegato punto per punto in cosa consiste l’assegno di inclusione, definendolo una “misura di sostegno economico e di inclusione sociale e professionale, condizionata al possesso di requisiti di residenza, cittadinanza e soggiorno, alla prova dei mezzi sulla base dell’ISEE, alla situazione reddituale del beneficiario e del suo nucleo familiare e all’adesione a un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa”.

I beneficiari del provvedimento

Destinatari della misura sono le famiglie al cui interno è presente

almeno una persona:

  • con disabilità
  • minore di età
  • con almeno 60 anni di età
  • “in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali certificato dalla pubblica amministrazione”.

È molto importante tenere conto che il beneficio sarà calcolato sulla base di una scala di equivalenza nel quale si andrà a tenere conto oltre che dei membri in possesso di uno dei requisiti sopra citati anche “del componente che svolge funzioni di cura con riferimento alla presenza di minori di 3 anni di età, di 3 o più figli minorenni ovvero di componenti con disabilità o non autosufficienti”. L’ammontare del valore dei parametri previsto dalla scala di equivalenza è di 2,2 che potrebbe arrivare però a 2,3 laddove ci siano familiari con grave disabilità o non autosufficienti e si ripartisce come segue:

  • 0,5 per ogni familiare con disabilità o in condizioni di non autosufficienza
  • 0,4 per ogni componente che abbia compiuto i sessant’anni di età
  • 0,4 per ogni membro maggiorenne attivo in ruoli di cura
  • 0,3 per ogni persona che vive in condizioni di grave disagio “bio-psicosociale”
  • 0,15 per ogni familiare minore di età fino al secondo
  • 0,10 per ogni componente minore d’età oltre al secondo.

A ciò infine va aggiunto che per fare richiesta dell’assegno di inclusione è necessario essere in possesso di cittadinanza europea o in alternativa che “un suo familiare deve essere titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente, ovvero essere cittadino di paesi terzi in possesso del permesso di soggiorno UE per soggiornanti di lungo periodo, ovvero titolare dello status di protezione internazionale (asilo politico o protezione sussidiaria), di cui al D. Lgs. 19 novembre 2007, n. 251”. Sarà richiesta altresì la residenza in Italia per un periodo di almeno cinque anni di cui due continuativi. La residenza in Italia riguarderà anche i componenti del nucleo familiare.

A quanto ammonta il beneficio

L’importo riconosciuto che non sarà comunque inferiore ai 480 euro annui, verrà corrisposto su base mensile per un periodo di massimo 18 mesi che può essere tuttavia prorogato per altri 12 mesi. Da tenere conto che “allo scadere dei periodi di rinnovo è sempre prevista la sospensione di un mese”.

Il ministero del lavoro ha spiegato inoltre che “L’importo dell’Assegno di inclusione è composto da una integrazione del reddito familiare fino a euro 6.000 annui, ovvero euro 7.560 annui se il nucleo familiare è composto da persone tutte di età pari o superiore a 67 anni ovvero da persone di età pari o superiore a 67 anni e da altri familiari tutti in condizioni di disabilità grave o di non autosufficienza, moltiplicati per il corrispondente parametro della scala di equivalenza”.

Come fare richiesta dell’assegno di inclusione

L’assegno di inclusione dovrà essere richiesto attraverso apposita procedura all’INPS. È inoltre necessario iscriversi al SIISL, il sistema per l’inclusione sociale e lavorativa necessario per firmare il patto di attivazione digitale.