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Decreto lavoro: il governo spenderà 5 miliardi nel 2024 per l'assegno di inclusione

Il ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti e la premier Giorgia Meloni

Il documento che il Consiglio dei Ministro sta varando con il governo Meloni che spenderà 5 miliardi per l'assegno di inclusione

Nelle ore in cui a Roma si manifesta contro e sempre nella Capitale si decide in merito trapelano i contenuti del Decreto lavoro: il governo spenderà 5 miliardi nel 2024 per l’assegno di inclusione. E c’è di più: secondo quanto riferito dai media la bozza in questione prevede un’autorizzazione di spesa da parte del Ministero dell’Economia guidato da Giancarlo Giorgetti che arriverà a superare quota 5,6 per il 2025/26.

Dal governo 5 miliardi per l’assegno di inclusione

Il dato sembra essere stato ufficializzato a meno di aggiustamenti dell’ultimo minuto a Palazzo Chigi: per il nuovo strumento dell’assegno di inclusione che andrà a sostituire il Reddito di Cittadinanza il governo guidato da Giorgia Meloni prevede l’autorizzazione di una spesa complessiva di oltre 5,4 miliardi di euro nel 2024. Poi oltre 5,6 miliardi di euro nel 2025 e 2026. Lo prevede la bozza del decreto lavoro che oggi, Primo Maggio, è approdato in Consiglio dei ministri. Da quanto si apprende poi il taglio del cuneo fiscale e contributivo per cinque mesi salirà di altri quattro punti mentre il tetto dei fringe benefit sale a 3mila euro.

Quanto costerà la “coda” del Rdc

E per la prevista prosecuzione del Reddito di cittadinanza? Per quella invece si prevede una spesa di 384 milioni quest’anno. Dal primo settembre invece sarà la volta dello Strumento di attivazione al lavoro: per esso è prevista una spesa di 276 milioni nel 2023 e di 2,1 miliardi nel 2024, destinata a scemare in futuro.