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Attentato Barcellona, nuove perquisizioni a Ripoll: si cerca ancora il Killer

Barcellona

Continuano le indagini per l'attentato di Barcellona: ancora non è stato trovato Younes Abouyaaqoub, l'uomo che si crede fosse alla guida del furgone.

Perquisizioni a Ripoll

A pochi giorni dal disastroso attentato di Barcellona la polizia e le altre forze dell’ordine non smettono di indagare. Si stra concentrando in particolar modo sul villaggio di Ripoll, sui Pirenei. In questa piccola città, infatti, la Guardia civile, fiancheggiata dagli agenti del Mossos, sta perquisendo diverse case. L’ultima che è stata rivoltata come un calzino è stata in via Raval del Sant Pere. Sono già stati fatti diversi arresti, ma quello che non fa fermare le perquisizioni a Ripoll è la ricerca disperata di Younes Abouyaaqoub: l’uomo alla guida del furgone. Younes ha 22 anni ed è di origini marocchine. Secondo quanto è stato appurato, dovrebbe essere proprio lui che guidava il furgone durante l’attentato di Barcellona.

La CIA e l’imam

Molte cose sono state dette a caldo, subito dopo l’attentato di Barcellona, ma non tutte hanno avuto un riscontro veritiero. Ad esempio si era parlato di un avviso preventivo da parte della CIA: a quanto si diceva, la CIA aveva avvertito il governo spagnolo di un probabile attacco terroristico. Ma Carles Puigdemont, presidente catalano, ha ora smentito questa falsa notizia. Un’altra informazione, invece, che merita ancora verifiche per appurarne la veridicità è quella che riguarderebbe il coinvolgimento nell’attentato di Barcellona dell’imam Abdel Baki Essati. Non presente sul luogo, l’imam Abdel sarebbe stato, però, un elemento importante nel nucleo organizzativo. Mohamed Houli Chemlal, giovane di 21, che ha partecipato all’attentato ed è l’unico sopravvissuto all’esplosione, sta collaborando con la polizia e sta parlando anche del ruolo dell’imam nell’organizzazione dell’attentato di Barcellona. Mohamed sta anche aiutando la scientifica nel ritrovamento dei corpi degli altri tre suoi alleati presenti al momento dell’esplosione.

Il segreto di Mohamed

Le informazioni date dalla polizia e alla scientifica da Mohamed si sono rivelate estremamente preziose. Come uomo coinvolto nei fatti, sta chiarendo la struttura gerarchica del gruppo e il piano d’azione così com’era stato progettato e com’è stato tragicamente messo in atto. Come uomo presente sul luogo, sta persino aiutando nel ritrovamento dei corpi, ricostruendo la scena com’era pochi attimi prima dell’esplosione. Essendo il suo aiuto fondamentale per le indagini, le autorità hanno pensato bene di tenere nascosta la sua esistenza al grande pubblico. Fin’ora, infatti, si sapeva soltanto che era stato arrestato un altro elemento del gruppo, ma non era stato fatto il suo nome e non era stato spiegato il suo ruolo, nel gruppo come nelle indagini. Ora, però, che la sua identità è stata rivelata si può anche rendere noto che Mohamed sarà processato martedì a Madrid all’Audienca Nacional. Insieme a lui ci saranno gli altri del gruppo che sono stati arrestati e accusati di terrorismo, per l’attentato di Barcellona. Dopo il processo, le loro schede e quanto risulterà dall’udienza verrà archiviato. Peccato che non si possa fare lo stesso col dolore procurato alla città di Barcellona.