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Attentato in una moschea della provincia di Kunduz, kamikaze uccide 100 persone

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Sono almeno 100 le vittime dell'attentato in una moschea di Kunduz. L'Isis potrebbe essere responsabile, ma nessuno per ora ha rivendicato l'attacco.

Un attentato in una moschea della provincia di Kunduz ha causato una vera e propria strage: almeno 100 le vittime.

Attentato in una moschea di Kunduz

Un’esplosione in una moschea sciita nella provincia di Kunduz ha causato una strage. Il bilancio è ancora provvisorio, ma sarebbero già state accertate 100 vittime. Almeno 300 le persone rimaste ferite.

L’attacco è avvenuto durante la preghiera del venerdì. A rendere nota la notizia sono state fonti dei talebani. Centinaia di persone hanno già raggiunto gli ospedali chiedendo notizie di parenti e amici.

Attentato in una moschea della provincia di Kunduz: il bilancio

Fonti del Kunduz Central Hospital hanno informato: “Finora abbiamo ricevuto 25 corpi e oltre 50 feriti nel nostro ospedale”.

Un centro gestito da Medici senza frontiere, invece, sta aiutando almeno 90 feriti. 15 i cadaveri che hanno raggiunto la struttura.

Attentato in una moschea di Kunduz: possibile responsabilità dell’Isis

L’attentato nella moschea, dove un kamikaze ha ucciso un centinaio di fedeli, non è ancora stato rivendicato.

Tuttavia, si teme ci sia la responsabilità dell’Isis, che in passato ha commesso massacri simili.