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Bambini morti su una spiaggia della Libia: l’immagine simbolo della tragedia nel Mediterraneo

Uno degli agghiaccianti scatti

Bambini morti su una spiaggia della Libia: l’immagine simbolo della tragedia fa il giro del mondo e chiama in causa le responsabilità di tutti

Bambini morti su una spiaggia della Libia: l’immagine simbolo della tragedia nel Mediterraneo sta tutta in quegli scatti commentati dal fondatore della Ong Open Arms, Oscar Camps. Tutto l’orrore in pochi, agghiaccianti scatti che Camps ha voluto condensare in una denuncia a tutto il mondo per toccare le corde di una vergogna già citata da Papa Francesco. “Sono ancora sotto shock per l’orrore di queste immagini, bambini piccoli e donne che avevano solo sogni e voglia di vivere abbandonati per più di tre giorni su una spiaggia di Zuwara, in Libia. E a nessuno importa di loro”. 

Bambini morti su una spiaggia della Libia: quegli scatti atroci che stanno facendo il giro del mondo

Le spaventose foto dei corpi di quei bambini lasciati a marcire su una spiaggia Libia per ore senza neanche la cura estrema di una sepoltura stanno facendo il giro del mondo, di un mondo che però ormai pare per gran parte cieco. Nessuna identità per quei piccoli, solo il sospetto atroce che siano le vittime dell’ennesimo naufragio di qualche barcone di migranti. Nancy Porsia, esperta delle questione legate ai migranti e delle tratte libiche ed autrice degli scatti, non ha dubbi: quelli sono i corpi di bambini uccisi nell’ennesima tragedia del mare

Bambini morti su una spiaggia della Libia: parla la giornalista che ha fatto le foto

Sono corpi rimasti in spiaggia un solo giorno, cioè sabato 22 maggio per essere poi seppelliti nel vicino cimitero di Abu Qamash, nei pressi della città di Zuwara: “Non sono stati lasciati lì per tre giorni. Questo è un malinteso. Il mio contatto li ha trovati a terra sabato scorso, ha immediatamente informato la direzione della sicurezza locale e nello stesso giorno il personale militare ha recuperato i cadaveri e li ha seppelliti”. Porsia aveva twittato quelle immagini agghiaccianti scrivendo: “Nelle ultime due settimane circa venti barconi di migranti sono stati sono stati messi in acqua da Zuwara , nell’ovest del a Libia. Alcuni cadaveri iniziano a riaffiorare sulla riva. Un uomo sabato ha trovato questi corpi, bambini. Un massacro“. 

Bambini morti su una spiaggia della Libia: il dito puntato di Oscar Camps contro l’Europa

E Oscar Camps aveva rilanciato e denunciato immobilità e lessico ipocrita dell’Europa: “I governi europei, e anche molta informazione, dicono spesso che queste persone sono morte. In realtà, sono state fatte morire. Non si tratta di incidenti o di disgrazie imprevedibili. L’Europa ne dovrà rispondere. Perché queste tragedie si ripetono sotto lo sguardo delle autorità nel Mediterraneo”. Poi la chiosa. “Queste persone non sono state fatte morire solo dai trafficanti, ma da quei governi che con la mafia libica hanno negoziato. Così hanno legittimato le organizzazioni criminali, in cambio di qualche barile di petrolio in più e di qualche migrante in meno. Senza chiedere in cambio neanche il minimo rispetto dei diritti umani fondamentali nei campi di prigionia. E ora i clan mafiosi libici alzano di nuovo il prezzo e ricattano i nostri governi”.