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Banca d'Italia: l'ultima indagine sulle competenze finanziarie dei giovani

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Secondo un ultimo studio condotto da Banca d'Italia solo un giovane lavoratore su cinque ha aderito a un fondo pensione

Secondo una recente indagine di Banca d’Italia, I giovani italiani hanno poca competenza in materia di finanza, nonostante il 50% circa dichiari di risparmiare.

Utilizzano i mezzi di pagamento e sanno gestire le scadenze; tuttavia, quando si parla di previdenza complementare si registra una scarsa consapevolezza da parte loro. Non solo, parecchi non conoscono questo pilastro del sistema pensionistico italiano; spesso ci si scontra con una scarsa fiducia, nei confronti del sistema previdenziale e degli strumenti a disposizione dei lavoratori. Tra i lavoratori, la percentuale di coloro che hanno aderito a fondi pensione è pari solo al 20%; cala tra le donne e tra i meno istruiti.

Le prospettive di crescita in ambito lavorativo e di miglioramento della propria condizione economica sono più rosee tra chi ha approfondite conoscenze finanziarie. E’ discreta la partecipazione ai mercati finanziari. Tra gli strumenti più utilizzati dai giovani al primo posto c’è il conto corrente; lo seguono la carta prepagata e il bancomat.

Interessante notare come il 20% dei giovani utilizzi i cripto wallet per la gestione del denaro, mentre tra i mezzi di pagamento, resistono i contanti, seguiti da bancomat e PayPal. Le conoscenze finanziarie sono più alte tra gli studenti e tra i diplomati o i laureati in discipline scientifiche o tecniche; vi è una disparità di genere a svantaggio delle donne. Un giovane su tre mostra una competenza finanziaria adeguata. Solo un terzo dei giovani infatti conosce correttamente le principali dinamiche economiche. L’Italia è inoltre il Paese in cui si riscontra il maggior numero di giovani che utilizzano gli strumenti digitali e che, allo stesso tempo, adottano atteggiamenti e comportamenti orientati alla sostenibilità. Le donne sono quelle più sensibili alla sostenibilità digitali. Il 40% dei giovani conosce i criteri ‘green’. Tra chi risparmia, però, solo il 15% ne tiene conto nelle proprie scelte di investimento. Il fattore ambientale è il più importante.

A giocare un ruolo determinante sulla voglia di migliorare le proprie conoscenze in tema di risparmio e investimenti gioca l’incertezza di mercato e la complessità economica che registra un incremento del 10% rispetto allo scorso anno. I giovani sono sempre più attenti alle tematiche economico-finanziarie, con il 50% che vi dedica sistematicamente del tempo su base mensile. Un maggiore interesse per le tematiche finanziarie comporta un aumento del tempo speso per mantenersi sempre aggiornati con una crescita del 5% rispetto allo scorso anno.