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Bassetti: “Se torna il morbillo è colpa della campagna no-vax”

Matteo Bassetti

Matteo Bassetti chiaro come non mai sulle epidemie di questi tempi e sulle loro concause: “Se torna il morbillo è colpa della campagna no-vax”

Intervenendo come ospite in collegamento con il programma Buongiorno Benessere Matteo Bassetti come al solito non le ha mandate a dire: “Se torna il morbillo è colpa della campagna no-vax”. L’infettivologo genovese ha fatto il punto e detto la sua anche su vaiolo delle scimmie e peste suina. Sul monkeypox Bassetti ha detto: “Questo è un virus noto da 50 anni, abbiamo già avuto episodi, la differenza rispetto al passato è che ce ne sono molti di più, non bisogna allarmare le persone ma bisogna essere giustamente preoccupati per cercare di limitare i casi”. 

“Se torna il morbillo colpa dei no-vax”

E ancora: “Oggi abbiamo circa 300 casi ma forse ce ne sono di più sottotraccia, ed è molto probabile che questo virus circolasse già prima. Dobbiamo investire in ricerca e studi e dobbiamo far si che questi casi si fermino. Questo è un virus che da un quadro molto lieve, guarisce da solo senza terapia”. Sul morbillo che invece è tornato a diffondersi fra i bambini, Bassetti ha calato la mannaia forte delle sue battaglie in epoca Covid severo: “Il morbillo torna a fare la sua presenza perché le persone non si vaccinano, in questi due anni, tutta la campagna negativa sulle vaccinazioni covid, ha influenzato anche altre campagne vaccinali”. 

La prevenzione sanitaria torni al centro

“Torniamo a mettere al centro le malattie infettive e la prevenzione”. La chiosa è stata sulla peste suina: “Dobbiamo rassicurare che ad oggi non c’è stato il salto di specie dall’animale all’uomo ma se questo virus dovesse continuare a crescere in termini di numeri nel futuro potrebbe diventare un problema”.