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Benzina, assicurazioni, mutui: cosa aumenta nel 2023

Benzina

L'inflazione continua a colpire i consumatori e nel 2023 sono previsti ulteriori rincari, come benzina, assicurazioni e mutui.

L’inflazione che ha colpito gran parte del 2022 non si ferma e si sta affacciando anche sul 2023, l’anno appena iniziato. Già a partire dal primo gennaio ci saranno molti rincari che colpiranno i consumatori, come benzina, assicurazioni, mutui e affitti.

Cosa aumenta nel 2023: benzina e gasolio

Il 2023 inizia all’insegna dei rincari nei trasporti. Gli italiani dovranno fare i conti con aumenti di benzina e gasolio per via dell’addio al taglio delle accise. Il costo di benzina e gasolio è salito di circa 20 centesimi al litro rispetto al 30 dicembre. Il primo gennaio è arrivato l’aumento delle accise: +15 cent/litro su benzina e gasolio, +2,8 cent/litro sul Gpl. Il prezzo della benzina aumenta a livello internazionale quando aumenta il costo del petrolio, ma quando sale il costo del petrolio, il costo della benzina aumenta lentamente e viceversa. Sul prezzo alla pompa incidono, oltre al valore della materia prima, i costi di estrazione, raffinazione, stoccaggio, trasporto e il costo della distribuzione finale. Tutti i Paesi tassano il carburante ma l’Italia è tra i primi posti in classifica per il peso fiscale a litro.

La media della benzina in self service supera quota 1,8 euro/litro, il gasolio 1,87, mentre sul servito la benzina è poco sotto i 2 euro/litro e 2,02 euro/litro per il gasolio. Queste sono le medie dei prezzi praticati comunicati dai gestori all’Osservatorio prezzi del ministero dello Sviluppo economico ed elaborati dalla Staffetta: benzina self service a 1,803 euro/litro (+71 millesimi, compagnie 1,807, pompe bianche 1,791), diesel a 1,865 euro/litro (+71, compagnie 1,868, pompe bianche 1,855). Benzina servito a 1,951 euro/litro (+62, compagnie 1,986, pompe bianche 1,869), diesel a 2,015 euro/litro (+62, compagnie 2,048, pompe bianche 1,931). Gpl servito a 0,791 euro/litro (+11, compagnie 0,801, pompe bianche 0,777), metano servito a 2,394 euro/kg (+45, compagnie 2,394, pompe bianche 2,395), Gnl 2,443 euro/kg (+102, compagnie 2,483 euro/kg, pompe bianche 2,404 euro/kg)

Cosa aumenta nel 2023: polizza rc auto e pedaggi

Nel 2023 la polizza rc auto sarà più cara. L’ascesa dei prezzi è dovuta alle dinamiche inflazionistiche e l’aumento della sinistralità dopo anni di restrizioni con minori spostamenti. L’Ivass (Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni) ha spiegato che “nell’attuale contesto di elevata inflazione, le variazioni medie di prezzo per singola impresa sono eterogenee e si collocano tra il -3,7% e il +5,2%“. Gli assicuratori hanno messo in conto di dover agire sulle tariffe per contenere i prezzi, a cui va sommato l’aumento dei sinistri.

Anche i pedaggi autostradali saranno più cari, almeno su alcune tratte. Per un altro anno molti rincari saranno bloccati, ma non tutti. Alcuni aumenti sono stati autorizzati dal decreto firmato da Matteo Salvini e Giancarlo Giorgetti. Era dal 2018, dopo il crollo del ponte Morandi di Genova, che i pedaggi autostradali non aumentavano in Italia. I pedaggi sulle tratte di competenza di Autostrade per l’Italia (circa il 50% della rete nazionale) sono aumentati del 2% ed è previsto un altro rincaro dell’1,34% dal prossimo 1° luglio. Per le tratte del gruppo Gavio i rincari sono i seguenti: Autovia Padana Piacenza-Brescia +9,16%; autostrade A4 Torino-Milano e A33 Asti-Cuneo +4,30%; Tangenziale est esterna di Milano (Teem) +4,34%.

Cosa aumenta nel 2023: cibo, mutui e affitti

Se spostarsi costerà 490 euro in più all’anno, nel 2023 ogni famiglia pagherà 507 euro in più per fare la stessa spesa del 2022. Gli alimenti costeranno di più e fare la spesa sarà molto più complicato per moltissimi italiani. Scorrendo la lista di rincari diffusa dal Codacons, troviamo anche la voce mutui, con un aumento di 1.260 l’anno per via delle decisioni della Banca centrale europea. Poi si parla di 76 euro in più all’anno spesi in servizi ricettivi o ristorazione, 18 euro di Rc auto, 30 euro in telefonia, 9 euro alla voce banche e 45 euro di tasse e imposte locali. Il totale fa circa 2.435 euro a famiglia.