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Beppe Grillo condannato per diffamazione di Cinzia Capano, ex parlamentare Pd

Beppe Grillo

La condanna è stata confermata dalla terza sezione penale della Corte d'appello di Bari. "Il tempo è galantuomo", ha commentato Matteo Renzi.

Beppe Grillo è stato condannato per diffamazione aggravata verso Cinzia Capano, ex parlamentare di Bari del Partito democratico (Pd). Le dichiarazioni di Grillo risalgono alla puntata del 9 giugno 2011 della trasmissione Anno zero.

La condanna è stata confermata dalla terza sezione penale della Corte d’appello di Bari. Grillo in primo grado era stato assolto.

Beppe Grillo condannato a un risarcimento e al pagamento del processo

Ad Anno zero, Beppe Grillo aveva parlato dell’assenza di Cinzia Capano in aula il 16 marzo 2011, quando si votava sulla possibilità di accorpare il voto amministrativo previsto per il maggio successivo e il referendum sull’acqua pubblica, accusando lei e gli altri parlamentari Pd assenti di aver volutamente fatto fallire la proposta per biocottare la consultazione popolare e favorire le lobby della privatizzazione dell’acqua.

Capano, difesa dallo studio Polis, aveva spiegato di non essersi presentata perché ricoverata d’urgenza in ospedale a causa di un malore e querelato Grillo, ora condannato a un risarcimento da definire in sede civile e al pagamento delle spese processuali.

Il commento di Matteo Renzi: “Il tempo è galantuomo”

“Beppe Grillo è stato condannato oggi in sede penale per diffamazione come già successo al suo collega pregiudicato Marco Travaglio. Quelli che per anni ci hanno insultato sui social in nome dell’onestà sono giudicati colpevoli dai tribunali della Repubblica. Continueremo a lavorare in tutte le sedi per difendere la giustizia dai giustizialisti. Il tempo è galantuomo“, è stato il commento pubblicato sui social da Matteo Renzi.

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