> > Due anni dopo l’incidente ai Murazzi, Mauro Glorioso si laurea in Medicina

Due anni dopo l’incidente ai Murazzi, Mauro Glorioso si laurea in Medicina

mauro glorioso murazzi

Mauro Glorioso colpito dalla bici lanciata giù dai Murazzi: il cammino di resilienza tra sofferenza, giustizia e laurea in Medicina.

Superare le avversità e trasformare una tragedia in forza personale è un percorso che richiede coraggio e determinazione. La storia di Mauro Glorioso, giovane studente di Medicina rimasto tetraplegico dopo essere stato colpito da una bici lanciata giù dai Murazzi, è un esempio straordinario di resilienza: nonostante le difficoltà, è riuscito a completare gli studi e a laurearsi, dimostrando come la passione per la scienza e la volontà di affrontare un problema alla volta possano guidare verso il successo, anche nelle circostanze più drammatiche.

Bici giù dai Murazzi, Mauro Glorioso ferito gravemente: le condanne

Nel gennaio 2023, lungo i Murazzi del Po a Torino, cinque giovani scagliarono una bicicletta elettrica da una balaustra verso la passeggiata sul fiume, colpendo Mauro Glorioso, allora 23enne di Palermo, e provocandogli gravi lesioni che lo resero tetraplegico.

Tra i responsabili, Victor Ulinici, maggiorenne, è stato condannato in secondo grado a 16 anni di carcere, senza benefici di attenuanti. Una delle ragazze coinvolte, Sara Cherici, ha visto la pena ridotta in appello da 16 a 14 anni e ha dichiarato: “vorrei rivolgere un pensiero a Mauro Glorioso e alla sua famiglia“, ammettendo il “dolore che gli abbiamo causato”.

Il padre di Mauro, Giuseppe, come riportato da La Stampa, ha commentato: “nessuna pena è paragonabile a ciò che gli hanno tolto per sempre“.

Bici giù dai Murazzi, ferito gravemente: Mauro Glorioso si laurea in Medicina

Il 26enne Mauro Glorioso, rimasto gravemente ferito nell’incidente dei Murazzi di Torino nel gennaio 2023, ha coronato il suo sogno laureandosi in Medicina e Chirurgia all’Università di Torino. Colpito da una bicicletta elettrica di oltre 20 chili lanciata dall’alto, l’incidente lo ha reso tetraplegico, trasformando radicalmente la sua vita.

Nonostante la gravità delle lesioni e i mesi di riabilitazione, Mauro ha ripreso gli studi con determinazione, completando la tesi sperimentale sull’uso della TAC per valutare la funzione biventricolare nei pazienti colpiti da infarto del miocardio, discussa davanti alla commissione presieduta dal professor Umberto Ricardi.

È una grande emozione, è stato un cammino lungo. È bello arrivare al proprio obiettivo, nonostante tutto”, ha raccontato il giovane, ricordando il sostegno ricevuto dall’università e dai suoi docenti durante i momenti più difficili.

Il percorso accademico di Mauro è stato reso possibile anche grazie alla collaborazione tra l’Università di Torino e quella di Palermo, che gli ha consentito di seguire lezioni e tirocini nella sua città natale. In particolare, il tirocinio in Psichiatria sotto la guida della professoressa Rosa Lo Baido è stato definito “un simbolo di fiducia e di impegno condiviso”.

Nei ringraziamenti della tesi, Mauro ha scritto:

Questo percorso penso sia stata una delle scelte più difficili della mia vita. Ma ho avuto il privilegio di avere intorno a me persone speciali che mi hanno permesso di superare tutto questo. Ringrazio tutti i professori che mi sono stati vicini durante questo percorso e che mi hanno insegnato a diventare medico, non solo didatticamente, ma soprattutto umanamente”.

Tra amici, colleghi e familiari, presenti alla cerimonia, il giovane ha così celebrato non solo la conclusione di un percorso accademico straordinario, ma anche l’inizio di una nuova fase della sua vita, con progetti e ambizioni per il futuro ancora da esplorare.