I funerali del bimbo morto all’asilo hanno scosso profondamente l’intera comunità, trasformando un dolore privato in un lutto condiviso. La tragedia avvenuta nell’Istituto di Soci ha lasciato un segno indelebile, e oggi il territorio si è fermato per accompagnare il piccolo nel suo ultimo viaggio, unendo silenzio, commozione e un intenso bisogno di trovare un senso a quanto accaduto.
Bimbo morto all’asilo di Soci: proseguono le indagini
Parallelamente al cordoglio collettivo, prosegue l’inchiesta della procura di Arezzo per chiarire ogni responsabilità sull’incidente avvenuto il 12 novembre nel giardino dell’asilo di Soci. L’autopsia ha confermato che il bambino è morto per asfissia dopo che il giubbotto è rimasto impigliato in un arbusto, mentre cinque persone — educatrici, assistenti e la coordinatrice — risultano al momento indagate per omicidio colposo per omessa vigilanza.
Nel dolore, la famiglia ha scelto di trasformare la solidarietà ricevuta in un gesto concreto, rinunciando ai fiori e promuovendo una raccolta fondi destinata a un progetto dedicato ai bambini del territorio. Un modo per far vivere ancora, nelle parole di don Luigi, “i piccoli frammenti di luce” lasciati da Leo, e per mantenere aperto quel cammino di amore che, come ha ricordato il sacerdote, “si mostra stando zitti”.
Bimbo morto all’asilo, commozione e folla ai funerali del piccolo Leo: le parole di don Luigi Verdi
La comunità casentinese si è riunita oggi nella Pieve di Romena, a Pratovecchio, per accompagnare il piccolo Leo nel suo ultimo viaggio. Nella stessa chiesa dove era stato battezzato, centinaia di persone hanno partecipato alla cerimonia guidata da don Luigi Verdi, rispettando il silenzio chiesto dalla famiglia.
La bara bianca, accolta dalle note di una ninna nanna e della canzone “Supereroi”, è stata circondata dall’affetto di amici, parenti e compagni del nido. Durante l’omelia il sacerdote, visibilmente commosso, ha ricordato che “ci salveranno i bambini e ci salveranno gli innamorati”, e che “l’amore è un castello senza fortezza, alimenta il fuoco senza spargere il fumo”. Un invito alla speranza ha accompagnato le sue parole, mentre i genitori e il fratellino hanno deposto tre rose bianche vicino alla fotografia del bimbo, tra le lacrime di tutti.