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Blitz degli ambientalisti alla Pinacoteca di Bologna: la protesta per le vittime di Casamicciola

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Gli ambientalisti di Ultima generazione hanno organizzato un blitz alla Pinacoteca Nazionale di Bologna contro il cambiamento climatico.

Le vittime della frana di Casamicciola non devono essere dimenticate: per questo motivo, gli ambientalisti di Ultima Generazione hanno organizzato un blitz alla Pinacoteca Nazionale di Bologna per protestare contro gli effetti del cambiamento climatico e l’indifferenza del Governo italiano.

Blitz degli ambientalisti alla Pinacoteca di Bologna: la protesta per le vittime di Casamicciola

Gli ambientalisti del movimento Ultima Generazione colpiscono ancora. Nella giornata di sabato 3 dicembre, poco prima di mezzogiorno, cinque attivisti si sono resi protagonisti di un blitz dimostrativo incentrato alla crisi climatica alla Pinacoteca Nazionale di Bologna, in via Belle Arti. Il gruppo ha raggiunto la sala presso la quale è esposto il quadro di Guido Reni noto come “Strage degli innocenti” e, dopo essersi posizionati dinanzi alla tela, due giovani uomini si sono versati addosso del liquido rosso, passata di pomodoro. “Rappresentazione del sangue delle vittime innocenti del collasso climatico”, hanno detto.

Contestualmente, altri tre attivisti hanno fissato sulla parete che ospitava il quadro di Reni uno scatto di Casamicciola dopo la frana che ha devastato la cittadina termale. Accanto alla foto, hanno apposto la scritta “Strage degli innocenti”, elencando i nomi delle vittime del disastro provocato dal maltempo. Ancora, sulla medesima parete, hanno scritto anche: “Ischia, Governo italiano 2022”.

Infine, dopo aver apposto le scritte alla parete e aver versato il liquido rosso, i manifestanti hanno incollato una mano al pavimento.

Ultima Generazione rivendica il gesto: l’arrivo dei carabinieri alla Pinacoteca Nazionale

A seguito del blitz, gli ambientalisti di Ultima Generazione hanno rivendicato il gesto diramando una nota ufficiale. “Lerichieste del movimento sono interrompere immediatamente la riapertura delle centrali a carbone dismesse e cancellare il progetto di nuove trivellazioni per la ricerca ed estrazione di gas naturale; procedere a un incremento di energia solare ed eolica di almeno 20 GW nell’anno corrente, e creare migliaia di nuovi posti di lavoro nell’energia rinnovabile, aiutando gli operai dell’industria fossile a trovare impiego in mansioni più sostenibili”, hanno spiegato gli attivisti.

Intanto, alla Pinacoteca Nazionale di Bologna si sono prontamente recati i carabinieri della Compagnia Bologna Centro. Stando alle prime verifiche effettuate, è stato riferito che i protestanti avrebbero fatto il loro ingresso nella struttura poco dopo le 11:00, previo regolare pagamento del biglietto.

I militari dell’Arma hanno provveduto a sgomberare l’area e hanno identificato i manifestanti, provenienti da regioni italiane diverse. Tutti gli attivisti verranno denunciati per deturpamento mentre i materiali e i cartelloni che avevano portato alla Pinacoteca Nazionale sono stati posti sotto sequestro.