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Boeri: "Di Maio perde contatto con la crosta terrestre"

Boeri, scontro con Di Maio

Boeri ha accusato Di Maio di essere venuto a conoscenza della stima di 8mila disoccupati giorni prima della presentazione del decreto.

Restano accesi i toni del presidente dell’Inps, Tito Boeri, nel difendere l’ente nazionale per la previdenza sociale dalle accuse di aver falsificato i dati presentati al governo in relazione al decreto dignità. Nel corso dell’audizione alla Camera davanti ai rappresentanti uniti dei Ministeri delle Finanze e del Lavoro, Boeri ha presentato la relazione tecnica dell’Inps consegnata al ministro Di Maio in data 2 luglio.

La relazione tecnica

La relazione in questione è stata richiesta dallo stesso Ministero del Lavoro, spiega Boeri, il giorno 2 luglio. Obiettivo dell’indagine condotta dall’Inps era “stimare la platea dei lavoratori coinvolti al fine di quantificare il minor gettito contributivo derivante dalla contrazione del lavoro a tempo determinato”. Una richiesta che nasce dal dubbio, da parte del Mise, di una “una riduzione dell’occupazione a tempo determinato per effetto del decreto [dignità]“. Le sei pagine complessive della relazione tecnica sono giunte sul tavolo del ministro del Lavoro in data 6 luglio, alle ore 12.23, riporta Tito Boeri con precisione.

I dati raccolti dall’ente non sono ottimisti: il decreto porterà a una riduzione dell’occupazione a tempo determinato per un totale di 8mila lavoratori. Un dato di cui, sottolinea Boeri, il Ministero è venuto a conoscenza una settimana prima di presentare al Colle le carte del decreto.

Le accuse a Di Maio

Di Maio sapeva, dunque, ma ha proseguito per la strada tracciata. Sempre che abbia davvero visionato la relazione, sembra dire il presidente dell’Inps: “Bisogna almeno sfogliarla per carpirne i contenuti”. Dure le critiche di Boeri al leader pentastellato, descritto come un uomo che ha ormai perso “contatto con la crosta terrestre” e si trova ora “in orbite lontane dal nostro pianeta”, ma “prima o poi bisognerà spiegare ai cittadini quali sono i vincoli di cui è costellato il mondo reale”. Parole bollate come “inaccettabili e fuori luogo” dai portavoce di Palazzo Chigi, ma che non si discostano quel “Ma Boeri dove vive, su Marte?” scritto da Salvini sui social il 4 luglio in risposta alle affermazioni del presidente Inps sui migranti.

Salvini e le dimissioni online

Proprio il ministro Salvini ha chiesto le dimissioni online del presidente “super attaccato alla poltrona”. Una richiesta che Boeri ha dichiarato di non prendere neppure in considerazione, perché non arriva tramite canali istituzionali. Se così fosse, “ne trarrei immediatamente le conseguenze” assicura. Ma quella del ministro dell’Interno è descritta come “minacce da parte di chi dovrebbe presiedere alla mia sicurezza personale”.

Il presidente di Confindustria

Critiche al decreto dignità arrivano anche dal presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia. Non esiste nessuna forma di “terrorismo psicologico” messo in atto dagli industriali, precisa Boccia, a differenza di quanto affermato dal ministro Di Maio. Si tratta di un giudizio sul decreto e non sul governo, aggiunge, per tutelarsi dalle accuse, rivolte già a Boeri, di voler far politica.