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Bollino caldaie: cos'è e a cosa serve

Bollino caldaie: perché è importante

Il bollino blu, applicato dal tecnico, è un certificato di revisione delle caldaie. Senza esso, le autorità competenti possono provvedere al sequestro del dispositivo.

Non hai un bollino sulla tua caldaia? Il tecnico che hai chiamato per una riparazione o pulizia ti ha messo di fronte ad una realtà che non tutti conoscono, cioè l’obbligo della revisione.

Ogni intervento che si effettua su un impianto di riscaldamento viene elencato all’interno del manuale d’uso che poi rappresenta tutti gli “storici” della caldaia. Esso è utile ai tecnici per capire quali sono i problemi del dispositivo, per valutare la sua resa oppure altre operazioni che andranno a migliorare la qualità delle prestazioni. Però esso viene usato dalle autorità di controllo dell’ambiente per capire se il dispositivo sia a norma di legge.

In questi ultimi anni sono molti i controlli eseguiti su condomini e attività commerciali o luoghi di lavoro in merito agli interventi effettuati. Il tutto per capire se la caldaia consuma molto e soprattutto se i suoi fumi di scarico siano adeguati alle attuali normative di tutela ambientale.

Per velocizzare le pratiche di controllo si utilizza il Bollino caldaie. Esso è un adesivo che viene rilasciato da un tecnico che effettua la revisione e le analisi dei fumi. Si applica direttamente sul rivestimento esterno della caldaia e quindi identifica la data in cui è stato fatto il lavoro.

Le caldaie che sono private del bollino blu sono semplicemente: illegali. Vuol dire che il dispositivo non ha certificazioni sulla qualità delle sue prestazioni. Le autorità competenti possono quindi sanzionare il proprietario del dispositivo, impedire che esso sia messo in funzione o addirittura provvedere ad un sequestro. Quest’ultimo si applica con dei sigilli e il distacco del dispositivo dal resto dell’impianto in modo che non si possa accendere. Solo quando verranno effettuate le operazioni di adeguamento, pagando poi la sanzione che ne deriva, si potrà utilizzarlo nuovamente.

CERTIFICATO CONTROLLO CALDAIA

Il bollino rappresenta un “certificato” in forma fisica. L’adesivo possiede dei “campi vuoti” dove il tecnico scrive eventuali sigle, date e appone la sua firma. Sarà lui quindi il responsabile del lavoro della caldaia. Se essa viene ritrovata con fumi combusti che non rispettano le richieste di bassi consumi oppure ci sono altre anomalie, è su di lui che le autorità si rifanno.

Questo bollino viene rilasciato solo dopo che il caldaista effettua: controlli sulla reale assorbenza elettrica e sui consumi interni di combustione. Occorre una documentazione esatta per i fumi. Essi sono analizzati tramite un dispositivo in modo che si comprenda la quantità di anidride carbonica che producono e la quantità di polveri sottili. Rispettando le richieste del Ministero della Salute è possibile avere il certificato.

Manutenzione ordinaria necessaria

Sintetizzando il bollino viene rilasciato dopo che c’è stata la manutenzione e quindi si effettuano i controlli. Qualsiasi caldaia in uso, dove si controllano i fumi, risulteranno comunque non in linea con le normative. Questo perché al suo interno c’è una grande quantità di fuliggini e sporcizia. Magari ci sono presenze di ruggini e calcare che rallentano il lavoro di combustione del dispositivo. Il problema è quindi quello di avere a che fare con un dispositivo sporco dove le analisi sono “anormali”.

Occorre quindi fare la manutenzione ordinaria, pulizia e eliminazione delle fuliggini prima di fare la revisione per avere il bollino.