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Fosse biologiche e pozzi neri: tutto quello che c'è da sapere

Fosse biologiche e pozzi neri, tutte le informazioni da sapere

Le fosse biologiche e i pozzi neri offrono vantaggi economici e ambientali, riducendo i costi di spese di spurgo e manutenzione.

Ogni casa e locale che possiede un impianto idraulico di immissione deve avere un impianto fognario per far defluire e convogliare le acque sporche in un unico punto.

C’è chi ha la fortuna di avere dei collegamenti diretti alle fognature cittadine. Però vediamo che tanto fortuna non è perché i costi per la depurazione, manutenzione e via dicendo ricadono sui consumatori. Magari si spende poco di utilizzo dell’acqua, ma, per legge, tutto quello che riguarda le spese di manutenzione fognaria diventano un costo con “tariffa fissa”, visibile direttamente in bolletta. Facendo due conti vediamo che le spese di spurgo e/o di manutenzione delle proprie Fosse biologiche e pozzi neri, oltre ad essere decise dal cliente quando farle, costano di meno.

Queste fosse e pozzi neri sono delle grandi cisterne o vasche chiuse. Non hanno un collegamento esterno ed alcune di esse hanno un sistema di dispersione, almeno nei nuovi modelli, dove si potrebbe avere un impianto depurativo interno. Tale sistema diminuisce la necessità di fare degli spurghi, cioè degli svuotamenti delle acque.

Ad ogni modo tutte le fosse biologiche, anche vecchiette, che i pozzi neri sono utilissimi per riuscire a raccogliere le acque sporche create in casa.

PERCHE’ ESSE SI DANNEGGIANO?

Essendo delle strutture che sono composte da vetroresina, cemento o altre malte, come da mattoni e via dicendo, tendono a usurarsi.

Le cause sono diverse come ad esempio l’umidità e il movimento dei terreni che quindi le comprimono o le spostano. Fermentazione interna e produzione dei gas derivanti da elementi organici che si deteriorano e decompongono. Utilizzo frequente e smodato di acidi sgorganti e solventi o altri elementi che sono detersivi molto aggressivi. Perfino non farle svuotare periodicamente compromette la loro struttura di riempimento.

Per limitare eventuali danni da produzione di gas e reazioni chimiche è necessario che di tanto in tanto, per esempio una volta ogni 2 anni, si facciano degli spurghi completi di sanificazione. Le ditte eseguono prima la raccolta per poi concentrarsi sullo scioglimento delle incrostazioni e sulla raccolta dei fanghi depositati a terra. In seguito si usa il vapore ad alta temperatura che è un ottimo virucida uniti ad una miscela di detersivi che non sono aggressivi per i materiali di cui le vasche o fosse sono composti.

Mantieni alta la pulizia interna

La pulizia interna di queste strutture è indispensabile per la riduzione dei cattivi odori. Quando ci sono basse cariche virali si ha una velocizzazione della decomposizione e una diminuzione dei gas di fermentazione. In questo modo è possibile avere delle vasche sempre libere e con uno spazio molto ampio. Unitamente vediamo che non ci sono ritorni di cattivi odori che sono fastidiosi e che purtroppo compromettono l’igiene all’interno delle camere o dei locali.

Diciamo che la buona pulizia aiuta ad avere una buona e lunga durata delle fosse biologiche e persino dei pozzi neri. Perfino i fanghi che si depositano e ricadono a terra diventano più morbidi e non tendono a incrostarsi o a seccarsi. Un intervento specializzato si può programmare in modo che il cliente abbia un servizio completo.