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Bonus idrico 2022: cos'è, come ottenerlo e quando scade

Bonus idrico

Sono le ultime ore per richiedere il Bonus idrico 2022, in scadenza il 30 giugno. Tutte le informazioni utili per ottenerlo.

La possibilità di richiedere il Bonus idrico 2022 è in scadenza, il 30 giugno. Ecco tutte le informazioni utili sul bonus e su come riuscire ad ottenerlo. 

Bonus idrico 2022: poche ore alla scadenza

Il 30 giugno 2022 sarà l’ultimo giorno per poter inviare le domande di rimborso delle spese sostenute nell’anno 2021 per le finalità di cui al decreto ministeriale n. 395 del 27/09/2021. Mancano poche ore alla scadenza dell’agevolazione voluta dal ministero della Transizione ecologica per sostenere gli interventi di efficientamento dei consumi idrici. Un rimborso fino a mille euro delle spese avute nel 2021. La misura è destinata a persone fisiche, residenti in Italia, che sostituiscono i sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto, e rubinetteria, soffioni e colonne doccia con nuovi apparecchi a flusso d’acqua limitato. I beneficiari devono aver compiuto la maggiore età e avere residenza su territorio nazionale. Devono essere titolari del diritto di proprietà o di altro diritto reale, dei diritti personali registrati su edifici esistenti, parti di edifici o singole unità immobiliari.

Un incentivo di mille euro per le spese sostenute e documentate nel 2021. I lavori che rientrano nel bonus sono: 

  • fornitura e posa di vasi sanitari in ceramica con volume massimo di scarico uguale o inferiore a 6 litri e relativi sistemi di scarico;
  • fornitura e installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina, compresi i dispositivi per il controllo di flusso d’acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto, e soffioni e colonne doccia con valori a 9 litri al minuto;

Bonus idrico 2022: come fare richiesta 

Fino al 30 giugno sarà possibile presentare domanda sul sito www.bonusidricomite.it per riuscire ad ottenre il rimborso. L’utente dovrà accedere con lo Spid o la carta d’identità elettronica e registrando, inserendo nome, cognome, codice fiscale, importo della spesa sostenuta, quantità del bene e specifiche della posa in opera o installazione, specifiche tecniche, identificativo catastale dell’immobile, conferma di non aver usufruito di altre agevolazioni fiscali. È necessario allegare la copia delle fatture e della documentazione commerciale. 

Le spese escluse 

Non rientrano le spese relative al piatto doccia, al sedile wc e copri vaso, al bidet, al box doccia con colonna integrata. Non è possibile sostituire il solo vaso in ceramica secondo il limite di scarico dei 6 litri massimo senza sostituire la cassetta di scarico. Anche i lavandini non sono compresi, né l’installazione di autoclave e serbatoio di accumulo, mentre si può ottenere il rimborso per la cassetta di scarico. Non rientrano le opere edili e di finitura associate alla sostituzione di vasca esistente con piatto doccia. La richiesta di rimborso potrebbe essere rigettata se la compilazione dei dati è errata o incompleta, se vengono riscontrate irregolarità durante i controlli o se esauriscono le risorse stanziate.