Asia Angaroni Una caduta accidentale gli è costata la vita. L’incidente mortale ha coinvolto un cacciatore, Mauro Ceccherini. Il 60enne sarebbe stato ucciso da un colpo partito dal suo stesso fucile in seguito a una caduta. E’ questa la prima ricostruzione dei carabinieri che stanno indagando sul caso.
Una caccia costata la vita
Tragedia a Laterina, nell’Aretino. Un uomo di sessanta anni ha perso la vita in un campo isolato e dal terreno impervio dove si era recato per abbattere cinghiali. Il cacciatore, secondo quanto ricostruito finora, sarebbe stato ucciso da un colpo partito dal suo fucile. I militari dell’Arma non hanno dubbi: si tratta di un incidente. Ceccherini avrebbe perso l’equilibrio e dalla sua carabina è partito un colpo che lo ha raggiunto in pieno al torace.
Il corpo è stato ritrovato alle prime luci dell’alba di domenica 29 luglio in località La Mannassa. Il sessantenne non era rientrato a casa, preoccupando così i familiari. La sua vettura è stata notata ferma sul ciglio della strada. Sono iniziate le ricerche e poco dopo è stata fatta la tragica scoperta del corpo senza vita. Sul posto sono giunti i carabinieri ed è stata immediatamente informata la procura di Arezzo. La salma è stata trasportata all’obitorio del San Donato. Sono in corso le indagini necessarie per chiarire l’esatta dinamica dell’incidente. L’autopsia aiuterà a cogliere alcuni particolari della caduta e del colpo partito dal fucile.
La caccia di selezione al cinghiale è consentita dalla Regione per contenere la popolazione di ungulati che danneggia le colture. È consentita da un’ora prima del sorgere del sole a un’ora dopo il tramonto con precise regole da rispettare. Ceccherini era un uomo molto conosciuto e stimato in zona, sposato e con figli. La notizia della sua scomparsa ha suscitato dolore nella comunità di Laterina. Il 60enne aveva fatto parte a lungo delle squadre di caccia locali. Nella vita, oltre alla sua grande passione per la caccia, era un apprezzato montatore di strutture per le carrozzerie. Infatti, per lavoro, era spesso lontano dalla sua famiglia.
