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Camera e Senato: come si eleggono i Presidenti

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Le due Assemblea si tengono a Montecitorio e a Palazzo Madama. Ecco come si svolgono le procedure nello specifico

Ormai manca pochissimo all’elezione dei Presidenti di Camera e Senato. Si tratta del primo ed importante atto della legislatura. L’incarico di Laura Boldrini e Pietro Grasso terminerà ufficialmente alle ore 24 di stanotte. Le due sedute, tenute Montecitorio e a Palazzo Madama, saranno presiedute da rispettivamente da Roberto Giacchetti, esponente del Partito Democratico e più anziano tra i vicepresidenti della Camera rieletti nella passata legislatura, e Giorgio Napolitano, senatore decano.

Camera e Senato elezioni

È arrivato ormai il grande giorno per l’elezione dei Presidenti di Camera e Senato. Nei giorni scorsi le varie parti politiche hanno molto discusso a riguardo. Ma adesso, dalle parole, si passa ai fatti, che sono quelli che contano maggiormente. Le due Assemblee si riuniscono a Montecitorio e a Palazzo Madama per eleggere i successori di Laura Boldrini e Pietro Grasso.

Camera

La votazione per la Camera dei Deputati ha luogo attraverso delle schede ed in modalità segreta. Vi è una prima votazione nella quale è necessario ottenere 240 voti, che significano la maggioranza dei due terzi dei componenti l’Assemblea. Hanno poi luogo un secondo ed un terzo scrutinio. Secondo il regolamento di Montecitorio, il quorum si deve abbassar ai due terzi dei votanti. Vengono contate anche le schede bianche. Possono esserci degli scrutini seguenti. In questi casi, è sufficiente la maggioranza assoluta dei voti, tenendo conto anche in questa situazione delle schede bianche.
Tutti i deputati esprimono la propria preferenza sulla scheda all’interno di cabine situate tra il banco della presidenza e quello del governo e la deposita in un’urna. Le schede verranno poi spogliate pubblicamente in Aula.
Se dovessero essere necessari più scrutini per eleggere il Presidente, la seduta potrebbe oltrepassare la durata di una giornata. A livello formale, comunque verrà considerata una seduta unica. Così è avvenuto nelle ultime 6 legislature, nelle quli il Presidente è stato eletto al quarto scrutinio.

Senato

Come per la Camera, anche per la presidenza al senato il voto ha luogo a scrutinio segreto. Tuttavia, per come è organizzata, l’elezione del presidente entro la quarta votazione è garantita dal sistema. Al primo scrutinio è eletto chi riesce ad ottenere 161 preferenze. Questi 161 equivalgono alla maggioranza assoluta dei voti dei componenti del Senato della Repubblica.
Se la maggioranza non dovesse venir ottenuta nemmeno al secondo scrutinio, nel giorno successivo avrà luogo la terza votazione. In questo caso è sufficiente la maggioranza assoluta dei voti dei senatori presenti. Anche le schede bianche vengono calcolate nel conteggio.
Se anche il terzo scrutinio non dovesse andare a buon fine, il Senato procede nello stesso giorno ad un ballottaggio fra i due candidati che sono riusciti ad ottenere il maggior numero di voti. Chi guadagna la maggioranza, anche soltanto relativa, ottiene la Presidenza del Senato. Nel caso si giungesse a parità di preferenze, a spuntarla sarà il più anziano. Anche qui, le schede vengono spogliate pubblicamente in Aula.