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Cappato in Svizzera con un malato per suicidio assistito: "Qui per far valere un diritto fondamentale"

Marco Cappato

Marco Cappato si trova in Svizzera insieme ad un malato di Parkinson, che ha chiesto di accedere legalmente al suicidio assistito.

Marco Cappato si trova in Svizzera insieme ad un malato di Parkinson, che ha chiesto di essere accompagnato nel Paese per avere il modo di accedere legalmente al suicidio assistito. 

Cappato in Svizzera con un malato per suicidio assistito: “Qui per far valere un diritto fondamentale”

Marco Cappato, tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni, si trova in Svizzera dopo aver risposto alla richiesta di aiuto di un uomo affetto da Parkinsonismo atipico, che ha chiesto di essere accompagnato nel Paese per accedere in modo legale al suicidio assistito. “La scelta del fine vita è un diritto fondamentale dell’uomo. In queste ore se Romano conferma la sua decisione consapevole e responsabile sarà libero di porre fine alle sue sofferenze” ha spiegato la moglie dell’uomo, che non dipende ancora da trattamenti di sostegno vitale. 

Cappato: “Di nuovo in Svizzera per fare valere quello che dovrebbe essere un diritto fondamentale”

Se l’uomo deciderà di confermare la sua scelta, dovrebbe morire oggi all’interno della clinica svizzera. “Sono di nuovo in Svizzera per fare valere quello che dovrebbe essere un diritto fondamentale” ha spiegato Cappato, protagonista di tante battaglie di questo tipo. Cappato ha dichiarato che si tratta di una “nuova disobbedienza civile dal momento che la persona accompagnata non è ‘tenuta in vita da trattamenti di sostegno vitale’, quindi, come la 69enne veneta Elena Altamira, non rientra nei casi previsti dalla sentenza 242/2019 della Corte costituzionale sul caso Cappato-Dj Fabo per l’accesso al suicidio assistito in Italia” ha aggiunto.