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Caro energia, le (pesanti) conseguenze per le aziende italiane e i possibili rimedi ai rincari

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Ad essere più colpiti dai forti rincari sono stati il settore del turismo, la meccanica di produzione e il tessile.

In queste settimana l’inflazione è stata indubbiamente influenzata dal caro energia. L’aumento delle utenze grava pesantemente sui conti delle aziende inducendole ad aumentare i prezzi finali. Ad essere più colpiti dai forti rincari sono stati il settore del turismo, la meccanica di produzione e il tessile; nello specifico il settore del turismo rileva incrementi del 350% con picchi del 450%, le aziende del tessile registrano un aumento medio del 170% con punte che arrivano sino al 350%, nella meccanica di produzione l’aumento medio è del 180% con picchi astronomici che arrivano al 480 %. Più del 30% delle nostre PMI dovrà ritoccare il proprio listino per far fronte al pagamento delle bollette.

A impattare con forza sui conti delle aziende non è però solo l’inflazione ma l’andamento dell’economia a livello generale, in deciso peggioramento. Per quest’ultimo trimestre solo il 10% delle imprese prevede un fatturato in crescita rispetto allo scorso anno, il 45% delle imprese reputa che l’ultima parte dell’anno non comporterà variazioni significative mentre il 35% pensa che possa essere persino peggiore rispetto a quello dello scorso anno.

L’aumento dei prezzi dei propri prodotti non è l’unico rimedio per combattere l’incremento dei costi fissi. In alcuni casi ribaltare integralmente i costi delle utenze sull’utilizzatore finale vorrebbe dire, per molte aziende, chiudere definitivamente. Una soluzione gradita al 25% delle PMI sarebbe quella di ridimensionare gli orari di lavoro e di apertura; anticipando per esempio la chiusura al fine di consumare meno energia. C’è chi addirittura pensa di chiudere nel periodo di bassa stagione e c’è chi è stato costretto a cambiare fornitore di energia e in alcuni casi è stata richiesta la fidejussione da parte del gestore, inoltre parecchie aziende sono stato state costretto a ricorrere alla rateizzazione delle bollette.

Un aiuto alle aziende può venire anche dal mondo bancario attraverso l’erogazione di finanziamenti garantiti introdotti tramite il Decreto Aiuti Ter. Mentre alcune imprese stanno valutando di cambiare i macchinari preferendo delle soluzioni a più alta efficienza energetica. Tre quarti delle risorse messe a disposizione dal governo col decreto Aiuti Ter saranno destinate alle aziende. Verranno utilizzate per gli sconti fiscali, in modo da mitigare i rincari di luce e gas. In relazione ai precedenti provvedimenti, aumenta la portata degli sgravi, che non saranno riferibili solo alla grande industria ma anche piccole e medie aziende. Anche le piccole attività usufruiranno dello sconto sulle bollette di luce e gas.

Non solo quindi le aziende che consumano più energia, come accaduto finora. Inoltre, l’agevolazione sarà più rilevante rispetto al passato, andando a coprire una parte superiore dei rincari.