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Carrozze separate per chi non ha il green pass: bufera sull’assessore dell’Emilia Romagna

L'assessore Mauro Felicori

Carrozze separate per chi non ha il green pass: bufera sull’assessore che in un post conclude: “In treno, dividendo le carrozze, come per i fumatori"

È bufera vera sull’assessore dell’Emilia Romagna Mauro Felicori, che in un controverso post ha ipotizzato dal 1 agosto carrozze separate in treno per chi non ha il green pass. E giù polemiche accesissime con una sfilza di commenti che vanno dall’entusiatica approvazione alla critica feroce, tanto feroce che qualcuno ha ritirato fuori l’iperbole dell’hashtag #apartheidvaccinale. Se Felicori aveva intenzione di suscitare un vespaio ci è riuscito benissimo; assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna guidata da Stefano Bonaccini, Felicori ha fatto scattare “in armi” sia gli oppositori in consiglio che un buon numero di utenti social.

Carrozze separate per chi non ha il green pass: apriti cielo

E la frase incriminata aveva una chiosa che fa così: “In treno, dividendo le carrozze, come era una volta per i fumatori“. Il post in questione aveva ovviamente come argomento il green pass e tutta la gamma di possibili declinazioni di utilizzo del medesimo nell’attesa che il governo, come sempre in zona Cesarini, faccia luce e norma sul tema. Ecco cosa ha scritto Felicori: “Ho già assunto una posizione netta a favore di una applicazione rigorosa del Green Pass”.

Carrozze separate per chi non ha il green pass. “Non un divieto, ma una opportunità”

E ancora: “Ma devo dare qualche chiarimento: innanzitutto in questa eventuale norma non bisogna solo vedere i divieti, ma anche le opportunità. In campo culturale si aprirebbe la strada all’abolizione del distanziamento nei teatri e nei cinema”. Insomma, il tono di quel post finito sulla graticola filava tutto sommato bene, senza parossismi concettuali, almeno fino alla frase finale. Frase che, a ben vedere, non va oltre la categoria del mero esercizio di buon senso, anche se in un contesto dove le partigianerie italiane sono allo zenit: “Avendo come obiettivo la salute e non la mortificazione dei refrattari si potrebbe applicare in modo variabile: ad esempio in treno dividendo le carrozze, come era una volta per i fumatori”.

Felicori e le carrozze separate per chi non ha il green pass: social scatenati

A quel punto si è scatenato una sorta di inferno social, con oltre 100 commenti sulla pagina Facebook, più o meno equamente divisi fra fautori e contrari acerrimi. E’ evidente che la presa di posizione dell’assessore ha scoperto un nervo già tesissimo, nervo a cui potrebbe fare da saggio “narcotico” una decisione se non tempestiva almeno chiarificatrice da parte dell’Esecutivo, che sul tema è comunque più diviso del popolo a cui dovrebbe indicare la via.