> > Caso Ciro Grillo, il racconto dell'amica della vittima: "Mi mandò le foto de...

Caso Ciro Grillo, il racconto dell'amica della vittima: "Mi mandò le foto dei suoi lividi"

Ciro Grillo

Si è svolta oggi nel tribunale di Tempio Pausania, la settima udienza del processo per il caso Ciro Grillo, che vede imputati anche Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria.

A Tempio Pausania, in Sardegna, si è svolta la settima udienza del processo che vede imputati Ciro Grillo e i tre amici genovesi Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria. I quattro sono a processo con l’accusa di aver violentato Silvia e una sua amica.

Caso Ciro Grillo, il racconto dell’amica della vittima: “Mi mandò le foto dei suoi lividi”

Si è svolta nel tribunale di Tempio Pausania, in Sardegna, la settima udienza del processo che vede imputati Ciro Grillo e i suoi tre amici genovesi Edoardo Capitta, Francesco Corsiglia e Vittorio Lauria, con l’accusa di aver stuprato Silvia e una sua amica a Porto Cervo. All’udienza è stata sentita una sola testimone, ovvero Adelaide Malinverno, amica d’infanzia di Silvia, con cui ha mantenuto un rapporto di amicizia molto stretto e confidenziale. Inizialmente, la giovane ha dichiarato di ricordare poco di quella sera, ma incalzata dal procuratore Gregorio Capasso, ha confermato di aver ricevuto la chiamata dell’amica. La testimone ha detto che Silvia si trovava in uno stato di incapacità totale, a causa dell’abuso di alto, e ha rivelato di aver ricevuto le foto dei lividi sul suo corpo su Snapchat.

La testimone-chiave che ha raccolto le confidenze della vittima

La deposizione della teste di oggi ci dà un riscontro dell’autenticità su quanto dichiarato dalla mia assistita” ha commentato Giulia Bongiorno, legale che tutela Silvia, che non era presente in tribunale. All’inizio dovevano esserci due testimoni, ma Alex Cerato, secondo amico di Silvia, non si è presentato per degli impegni universitari. La testimonianza di Adelaide Malinverno era molto attesa perché è stata lei a raccogliere le confessioni più intime di Silvia nei giorni successivi allo stupro. Nel corso dell’ultima udienza, che si è svolta l’8 febbraio, avevano parlato i genitori della ragazza. “Dopo quel giorno mia figlia non era più la stessa: era solo un corpo che camminava” ha dichiarato la madre.