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Caso Claudio Durigon, perché si discute delle dimissioni del deputato della Lega?

Claudio Durigon

Caso Claudio Durigon, perché si discute delle dimissioni del deputato della Lega? Durante un comizio il sottosegretario aveva "lanciato una proposta"

Il cosiddetto“Caso Claudio Durigon” sta tenendo banco ormai da giorni negli ambienti politici, del governo e dell’informazione, ma perché si discute delle dimissioni del deputato della Lega? Il motivo è abbastanza noto, ma conviene ricordarlo: al centro delle polemiche c’è una dichiarazione fatta da Durigon in quel di Latina durante un comizio per le amministrative di ottobre. 

Caso Durigon, perché si discute di dimissioni: il comizio “galeotto” a Latina

In quella circostanza il deputato del Carroccio e Sottosegratario all’Economia aveva lanciato una proposta: revocare l’intitolazione di un parco pubblico di Latina a Giovanni Falcone e Paolo Borsellino e “restituire” quell’area verde al suo nome originario. Il  primo a reagire, pochi giorni dopo, era stato GIuseppe Conte.

Perché le dimissioni per il caso Durigon fanno discutere: via Falcone e Borsellino, avanti Mussolini

Quale nome? Quello per cui il parco era intitolato ad Arnaldo Mussolini, fratello di Benito, direttore del  quotidiano ufficiale del Partito Nazionale Fascista “Popolo d’Italia” e personaggio di spicco del Ventennio. Al comizio “galeotto” era presente anche Matteo Salvini.

Caso Durigon, si discute di dimissioni, ma Salvini glissa: “Non ci sono nostalgici”

Il segretario della Lega, dopo una marea di critiche e la valutazione di una mozione di sfiducia da parte di quasi tutti i partiti del governo Draghi, aveva glissato: “Fascismo e comunismo sono stati sconfitti dalla storia e nella Lega non c’è alcun nostalgico”.