> > Caso Raoul Bova: rivelazioni su chat private, denaro sospetto e droga. Le ult...

Caso Raoul Bova: rivelazioni su chat private, denaro sospetto e droga. Le ultime indiscrezioni

raoul bova droga

Aggiornamenti sul caso Raoul Bova: emergono chat compromettenti e sospetti con traffici di droga. Le ultime novità dall’inchiesta.

Il caso che coinvolge Raoul Bova sta facendo discutere, tra messaggi privati, movimenti di denaro sospetti e droga. Le indagini sono in corso e emergono dettagli che potrebbero avere ripercussioni importanti. Al centro dell’attenzione ci sono figure vicine all’attore e dinamiche che vanno oltre la semplice cronaca, con elementi che le autorità stanno approfondendo con cautela.

Il quadro, ancora in via di definizione, lascia aperti molti interrogativi su ciò che realmente è accaduto.

Minacce, estorsioni e il sospetto legame con la droga: l’indagine si allarga

Il caso ha preso una piega più complessa dopo che, tra l’11 e il 12 luglio, Raoul Bova avrebbe ricevuto su WhatsApp messaggi minacciosi provenienti da una SIM spagnola, nei quali si annunciava la diffusione del materiale privato da parte di Fabrizio Corona qualora l’attore non avesse collaborato. Bova ha denunciato immediatamente l’accaduto, dando avvio a un’indagine per tentata estorsione coordinata dalla PM Eliana Dolce.

Pochi giorni dopo, gli audio sono stati pubblicati sulla piattaforma online di Corona, Falsissimo. Parallelamente, la Polizia Postale ha svolto perquisizioni nei confronti di Corona, Ceretti e Monzino, che pur non essendo formalmente indagati, sono al centro delle attenzioni della Procura di Roma.

Chat private e denaro: il ruolo di Monzino nell’inchiesta su Raoul Bova

Secondo quanto riportato da Repubblica e Falsissimo, l’indagine sul caso Raoul Bova si è arricchita di nuovi elementi riguardanti chat private e scambi di denaro. Fabrizio Corona avrebbe consegnato all’imprenditore Federico Monzino, amico della presunta amante di Bova, la modella Martina Ceretti, il numero di un pusher insieme a mille euro in contanti.

Monzino avrebbe dichiarato agli investigatori che questa somma era il compenso concordato con Corona per ottenere gli audio e le chat private tra l’attore e la modella. Tuttavia, contattato da Repubblica, Monzino ha negato ogni accusa, affermando di non aver ricevuto né denaro né favori. Al momento, gli accertamenti proseguono, con particolare attenzione al ruolo di Monzino, che avrebbe ricevuto le chat da Ceretti con il suo consenso per inoltrarle a Corona, anche se la modella avrebbe poi tentato di fermare la diffusione del materiale.