> > Cdm convocato d’urgenza da Draghi: focus su ddl concorrenza e fratture nell...

Cdm convocato d’urgenza da Draghi: focus su ddl concorrenza e fratture nella maggioranza

Cdm convocato d’urgenza da Draghi

Cdm convocato d’urgenza da Draghi: tutti i dettagli sui punti all’ordine del giorno indicati dal presidente del Consiglio ai ministri.

Cdm convocato d’urgenza da Draghi: il focus dell’incontro dovrebbe essere incentrato sul decreto concorrenza e sulle fratture che stanno emergendo nella maggioranza di Governo.

Cdm convocato d’urgenza da Draghi: i punti all’ordine del giorno

Nel pomeriggio di giovedì 19 maggio, alle ore 18:00, il Presidente del Consiglio Mario Draghi ha convocato d’urgenza un Consiglio dei Ministri che pare si sia incentrato sui ritardi sul decreto sulla concorrenza e le fratture che stanno emergendo nella maggioranza, soprattutto a causa dell’atteggiamento ambiguo del leader della Lega, Matteo Salvini.

Nonostante le indiscrezioni sinora trapelate, tuttavia, è sconosciuto il motivo che ha spinto il premier a convocare i ministri d’urgenza e non sono ancora stati svelati tutti i punti all’ordine del giorno. L’incontro ha avuto una durata totale di appena dieci minuti.

Focus su ddl concorrenza e fratture nella maggioranza

Per quanto riguarda il ddl concorrenza, fonti parlamentari hanno riferito che durante il Cdm è stata aperta la questione di fiducia che verrà a breve sottoposta al Governo. È possibile, poi, che venga affrontato anche il nodo balneari. La riforma, bloccata da mesi in Commissione Industria al Senato, rappresenta uno dei pilastri fondamentali del Pnrr. Nel caso in cui il blocco dovesse persistere, i fondi per l’Italia stanziati dall’Europa potrebbero essere seriamente a rischio.

Inoltre, sembrerebbe che una delle intenzioni del premier Draghi sia quella di rimettere in riga i membri della maggioranza di Governo, sollecitando non solo celerità sulle riforme legate a doppio filo con il Next Generation Eu ma redarguendoli anche circa il loro atteggiamento. Il presidente del Consiglio, in particolare, non avrebbe gradito il recente comportamento del segretario della Lega, Matteo Salvini.