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"Cercasi avvocatessa, inviare foto e profilo Instagram", bufera contro uno studio legale di Roma

avvocatessa foto profilo Instagram

Studio cerca avvocatessa e chiede di inviare foto e profilo Instagram e scoppia la polemica. La replica: "Non si può non considerare il privato".

“Avvocato cerca avvocatessa per collaborazione interna. Inviare curriculum con foto e profilo Instagram, è con queste parole che uno studio legale di Roma cerca una nuova dipendente, finendo però al centro di molte polemiche.

Cerca avvocatessa e chiede foto e profilo Instagram

A denunciare per prima l’accaduto è stata l’avvocata Martina Colomasi che, dopo aver pubblicato sui social la strana offerta di lavoro, si chiede che necessità ci sia di inviare foto e profilo Instagram e quale sia sopratutto il riscontro con le capacità professionali per le sue colleghe. 

Foto e profilo Instagram, le richieste per potenziali nuove avvocatesse

L’offerta di lavoro ha generato molte polemiche ed ha esposto fortemente lo studio legale che l’ha lanciata. Si tratta di uno studio molto famoso nella Capitale, con l’avvocato Felice D’Alfonso Del Sordo che ha rappresentato anche diversi personaggi famosi, da Mina a Carlo Verdone fino ad arrivare ad Adriano Celentano. 

Studio cerca avvocatessa, chiede foto e profilo Instagram

È stato lo stesso avvocato titolare dello studio a replicare alle critiche con alcune dichiarazioni rilasciate a La Repubblica Roma. “È inevitabile che il privato si sovrapponga quasi sempre con il professionale – ha detto commentando la necessità di valutare il profilo Instagram della possibili candidare- soprattutto quando si passano otto ore dentro lo stesso studio e sotto lo stesso tetto. Quindi tanto vale vedere subito quanto la persona abbia già reso pubblico”. E sull’annuncio rivolto solo alle donne, l’avvocato riferisce di “vederle più grintose” in questo periodo.“Avrei potuto pubblicare la richiesta ambosessi e poi scartare gli uomini – ha aggiunto – Ci saranno anche rimaste male, ma sono io che devo scegliere loro, non devo fondare un partito politico, né sono un uomo pubblico, quindi non ho bisogno di consenso. È importante che ci sia stata l’approvazione del mio testo per l’annuncio di collaborazione da parte del consiglio dell’Ordine, e questo mi basta“.