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Chi voteranno gli italiani il 4 marzo? Il popolo risponde

Chi voteranno

Studenti, donne e anziani ci rivelano il loro voto per le elezioni del 4 marzo.

Sessantaquattro governi diversi dalla Prima Repubblica sino ad oggi. Dopo il 4 marzo l’Italia avrà un quadro più chiaro di quale coalizione governerà per i prossimi cinque anni. Una scelta difficile, a causa proprio delle riforme fatte e dei governi cambiati con una velocità ed una semplicità che hanno destato un po’ di perplessità tra gli italiani. A questo punto la domanda sorge spontanea: chi voteranno gli italiani il prossimo 4 marzo? A tale quesito, non è possibile dare una risposta certa: Notizie.it ha prodotto lo Speciale Elezioni 2018 per capire il pensiero dell’elettorato, dagli studenti fino alle donne e i vecchi elettori.

Chi voteranno i giovani

In queste elezioni politiche, è importante capire l’orientamento dei giovani che, per istruzione e lavoro, sono al centro dei programmi di tutti i gruppi politici. Ma chi voteranno realmente i giovani? Quale coalizione ha realmente fatto breccia nelle menti dei ragazzi italiani? Da una serie di interviste fatte da Notizie.it emerge una spaccatura ben precisa tra chi ha le idee chiare su chi votare, e chi invece non si è ancora informato e si affiderà a parenti e giornali online per farsi un’idea. Alla base di tutto, possiamo sostenere che c’è una completa mancanza d’informazione sulla nuova legge elettorale: tra i giovani pochi sanno chi votare, ma quasi tutti non sanno come votare. E così, se da un lato c’è chi pensa che sia il caso di votare il Pd per evitare la furia di Salvini o le idee del Movimento 5 Stelle; dall’altro c’è chi pensa che Berlusconi possa unirsi con il partito di Renzi per formare un nuovo governo nel caso in cui nessuna coalizione dovesse riuscire ad ottenere i voti necessari per governare.

Chi voteranno le donne

Altrettanto importante, sarà comprendere chi voteranno le donne italiane. A più riprese, tutti i partiti hanno cercato di affrontare la questione relativa alla disoccupazione femminile e alle disparità di trattamento tra uomo e donna, nell’ambito lavorativo. Argomenti importanti che però, a quanto pare, non sembrino aver scalfito più di tanto le opinioni delle donne italiane. Infatti, sempre grazie alle nostre interviste, emerge una corsa a due: Movimento 5 Stelle contro Pd. Ebbene sì, rispetto ai giovani, le donne italiane sembrerebbero più intenzionate a dare una possibilità al Movimento del candidato premier Di Maio, poichè secondo alcune intervistate “porterà una ventata d’aria fresca in Italia”.

Un’opportunità che potrebbe essere data anche al Pd di Matteo Renzi che, nonostante le varie spaccature interne e il fallimento del referendum del 4 dicembre 2016, rimane uno dei pochi candidati validi per le donne da contrapporre a Di Maio.

I vecchi elettori

Se molti dei giovani alla loro prima opportunità di voto sono indecisi e chiaramente divisi tra la preferenza al centrodestra o centrosinistra, tra i vecchi elettori si percepisce una sicurezza maggiore verso l’orientamento politico che però è ugualmente contaminato da un pizzico di confusione. Fiducia a Berlusconi o a Renzi? Possibilità al M5s o a qualche partito estremista? Notizie.it ha provato a porre queste domande agli italiani che ormai affermano di voler votare per “il meno peggio” sconfortati dagli atteggiamenti e dagli effetti degli ultimi governi.
Infatti, chi in passato ha votato Berlusconi, sarebbe pronto anche a dare una possibilità al Movimento 5 stelle o a Fratelli d’Italia. In pochi invece, credono in Salvini, a causa di idee troppo radicali e allo stesso tempo poco convincenti per l’elettorato italiano. Chi ha sempre sostenuto il centrosinistra invece, è più predisposto a rinnovare il proprio impegno con la fiducia: puntando di nuovo sul Pd o sulla coalizione Insieme.

Tutti però sono d’accordo su una questione: con la nuova legge elettorale, nessuna coalizione riuscirà ad ottenere i voti necessari per governare il Paese, arrivando così a creare un nuovo “inciucio” politico. Una grande coalizione, che in realtà non garba nessuno, soprattutto visti i trascorsi politici dell’ultima legislatura.