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Chiara Ferragni cerca 6 milioni di euro per evitare il crollo delle sue società

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Chiara Ferragni cerca 6 milioni di euro per evitare il crollo delle sue società: la situazione è delicata.

Il pandoro gate è stato e continua ad essere una gatta da pelare. Secondo indiscrezioni dell’ultima ora, Chiara Ferragni starebbe cercando 6 milioni di euro per evitare il crollo delle sue società.

Chiara Ferragni: 6 milioni di euro per salvare le società

Anche se sui social mostra una specie di rinascita, Chiara Ferragni sta vivendo mesi complicati, anzi complicatissimi. Stando a quanto riferito da Il Messaggero, l’imprenditrice sta registrando perdite economiche significative, un buco nei ricavi stimato in circa 4 milioni di euro. Il pandoro gate ha travolto sia lei che le sue società, motivo per cui adesso è costretta a cercare 6 milioni di euro per salvare i conti; un afflusso di casa che consentirebbe all’attività di proseguire. La società invece non ha problemi per quanto concerne il patrimonio.

Chiara Ferragni: ingenti perdite economiche

Secondo Il Messaggero Chiara Ferragni è alla ricerca di 6 milioni di euro per far fronte al crollo dei ricavi della Fenice srl, società che detiene il suo marchio. In sostanza, l’imprenditrice starebbe provando a raccogliere investimenti freschi e, se non ci dovesse riuscire, potrebbe ammettere nuovi soci. Così facendo avrebbe a disposizione liquidità. “I consulenti che ha ingaggiato le dicono che deve prepararsi a perdite da uno a tre milioni di euro nei prossimi tre anni“, si legge su Il Messaggero.

Chiara Ferragni: perdite intorno al 40%

Sul quotidiano si legge:

“La Fenice srl fa capo alla società di investimenti Alchimia di Paolo Barletta e Lorenzo Castelli, che detiene il 39,9%. Poi c’è la cassaforte di Ferragni Sisterhood (32,5%) ed Esuriens delle famiglie Morgese e Barindelli (13,7%). Il resto appartiene a Ni srl di Pasquale Morgese. A giugno 2023 l’azienda era valorizzata 75 milioni di euro. Ma poi sono nati i problemi con la giustizia”.

Per il momento, le stime parlano di una perdita di ricavi intorno al 40%. Un crollo non indifferente, che potrebbe essere evitato con l’ingresso di nuovi investitori. Questi ultimi, secondo le indiscrezioni, potrebbero essere Francesco Trapani di Vam Investment, oppure Marco Bizzarri, ex ad di Gucci ora proprietario di Nessifashion.