Non c’è pace per Corea del Nord, nella morsa di un’epidemia di malattia intestinale sconosciuta: il leader Kim-Jong un ordina la quarantena e non sono esclusi lockdown anche drastici nelle zone di maggior incidenza epidemiologica. Il dato storico è quello per cui un enterovirus sta mettendo il paese in ginocchio dopo l’esplosione dei contagi da Omicron che si era manifestata (almeno secondo fonti ufficiali) dalla fine di aprile.
Malattia intestinale sconosciuta in Corea del Nord
Il paese con mire da supremazia strategica nucleare è stato dunque travolto da una malattia infettiva gastrointestinale non ancora identificata. Kim aveva già proclamato lo stato di emergenza a maggio dopo aver preso atto della morsa del Covid, ma in queste ore il dittatore ha annunciato una misura ulteriore e a darne menzione è la Bbc: Kim-Jong un ha disposto il potenziamento delle misure di quarantena.
Scorte di medicinali ad Haeju e già 73 morti
Contestualmente il leader della Corea del Nord ha anche comunicato di aver “già inviato grosse scorte di medicinali alla città di Haeju, che ad oggi risulterebbe la più colpita. Lo scopo è agevolare il trattamento dei residenti che accusano i sintomi di una forte “patologia enterica acuta”. Ma di cosa si tratta? Voci non ufficiali parlerebbero di tifo o di colera a contare la sintomatologia. Intanto nei giorni scorsi l’agenzia di stampa statale KNCA ha confermato che il nuovo virus potrebbe aver colpito 4,5 milioni di persone. I decessi segnalati sarebbero già 73. E secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità la situazione sarebbe ancor più grave.