> > “Costretti a sminare la città”: otto cittadini di Maiupol saltano in aria

“Costretti a sminare la città”: otto cittadini di Maiupol saltano in aria

Uno sminatore abilitato in azione

Cittadini ucraini "costretti dagli occupanti a sminare la città”: otto residenti di Maiupol saltano in aria durante un servizio forzoso per i russi

Petro Andriushchenko lo ha scritto chiaramente in ordine all’ultimo orrore che arriva dall’Ucraina: “Costretti a sminare la città: otto cittadini di Maiupol saltano in aria”. La denuncia social è del consigliere del sindaco in esilio di Mariupol ed è stata ripresa dal Kiyv Independent. Ha detto e scritto Andriushchenko: “Gli occupanti stanno usando i locali come specialisti nello smaltimento degli ordigni esplosivi”. 

Ucraini “costretti a sminare la città”

In buona sostanza gli otto ucraini impiegati dalle unità russe per sgomberare le macerie di un impianto metallurgico bombardato a Mariupol erano dei coscritti. E secondo quella denuncia otto di essi sono saltati in aria insieme a causa dell’esplosione di una mina, presumibilmente un ordigno anti materiali, a giudicare dagli effetti. La nota finale è tragica ed è una nota per cui la ricostruzione di Mariupol “costerà più di 14 miliardi di dollari e ci vorranno fino a 10 anni”. 

Il sindaco: “Raso al suolo il 40% delle case”

Chi lo ha detto? Secondo Tgcom24 lo ha sottolineato, “secondo quanto riporta l’agenzia Ukrinform, il consiglio comunale”. E a parere del sindaco in esilio Vadym Boychenko a Mariupol 1.356 condomini sono stati distrutti o danneggiati e il 40% delle case private è stato bombardato. La maggior parte di loro non può essere ricostruita”.