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Covid, Brusaferro: 6 milioni di cittadini non hanno ancora ricevuto la prima dose

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Sono oltre 6 milioni i cittadini che non hanno ancora ricevuto la prima dose del vaccino. Lo ha annunciato Silvio Brusaferro.

All’appello mancano ancora 6 milioni di cittadini da vaccinare. Questo il bilancio che è stato presentato dal presidente dell’Istituto Superiore di Sanità Silvio Brusaferro e contenuto nel consueto monitoraggio regionale della Cabina di regia.

Covid Brusaferro vaccini, oltre un milione di non vaccinati nella fascia 50 – 59 anni 

Dal report di Iss è emerso come la fascia più critica risulti essere quella tra i 40 e 59 anni con oltre 2 milioni di non vaccinati che non hanno risposto all’appello. Di questi sono 1.299.800 i non vaccinati della fascia 40 – 49 anni, mentre sono 1.103.027 quelli relativi alla fascia 50 – 59 anni. Numero invece sensibilmente inferiore per ciò che riguarda i soggetti tra i 30 e 39 anni con 947.888 persone non immunizzate. Infine sono poco meno di 200mila i non vaccinati tra gli over 80, oltre 600mila per ciò che riguarda gli over 60, infine sono oltre 400mila i non immunizzati nella fascia 70 – 79 anni. 

Covid Brusaferro vaccini, buona adesione alla somministrazione delle terze dosi 

Se da un lato sono ancora molte le persone non ancora immunizzate, dall’altro lato l’adesione alla somministrazione della terza dose è stata positiva. A questo proposito Brusaferro ha affermato: “Il numero di 80enni e over 80 che hanno fatto la terza dose è arrivato al 63-64% e contestualmente in tutte le fasce d’età cresce l’attenzione al vaccino. Va segnalato che nella fascia 20-29 anni è stato raggiunto quasi il 90% di copertura di prime dosi e la fascia 12-19 quasi l’80%”. 

Contestualmente ha aggiunto che nella fascia dell’età scolare (5 – 11 anni) l’adesione al vaccino è stata molto buona “anche se è iniziata recentemente per la disponibilità del vaccino per questa fascia di popolazione”, ha sottolineato. 

Covid Brusaferro vaccini, aumenta l’incidenza settimanale dei contagi 

Nel frattempo l’ISS in una nota pubblicata sul sito istituzionale in data 24 dicembre 2021 ha informato che, relativamente al periodo tra il 17 dicembre e il 23 dicembre è aumentata l’incidenza nazionale. Si parla di un valore di 351 su 100mila abitanti contro il valore di 241 rilevato nel periodo precedente (10/12 – 16/12).  

Ad aumentare – fa sapere ISS – è anche il tasso di occupazione dei posti letto sia in terapia intensiva che in area medica. In particolare in terapia intensiva l’occupazione è pari al 10,7% relativa alla rilevazione giornaliera del ministero della Salute aggiornata al 23 dicembre contro il 9,6% del periodo precedente. In area medica il tasso di occupazione è del 13,9% contro il 12,1% rilevato precedentemente.