Argomenti trattati
- Covid, Brusaferro (ISS): “Contagi in aumento tra i giovani, variante Delta predominante”
- Covid, Brusaferro (ISS): la presenza delle varianti in Italia
- Covid, Brusaferro (ISS): indice Rt e crollo dell’età media dei pazienti
- Covid, Brusaferro (ISS): ciclo vaccinale completo e Regioni in zona gialla
- Covid, Brusaferro (ISS): l’intervento di Giovanni Rezza
Il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), Silvio Brusaferro, ha esaminato l’andamento della pandemia da coronavirus in Italia, e ha manifestato preoccupazione rispetto al progressivo aumento dei contagi tra i cittadini più giovani.
Covid, Brusaferro (ISS): “Contagi in aumento tra i giovani, variante Delta predominante”
Nel corso della consueta conferenza stampa del venerdì, il presidente dell’ISS Silvio Brusaferro ha presentato l’ultimo monitoraggio settimanale redatto dalla Cabina di regia.
A questo proposito, l’esperto ha dichiarato: “L’infezione sta crescendo in molti Paesi europei e anche nel contesto italiano. Sono 3845 i comuni in cui si rileva almeno un caso, quasi 900 comuni in più rispetto alla scorsa settimana. La circolazione del virus è soprattutto nelle fasce più giovani tra 10 e 29 anni”.
In relazione alla diffusione delle varianti del SARS-CoV-2, facendo riferimento all’ultima indagine rapida sulle mutazioni del virus sviluppata dall’ISS, è stato illustrato che, in Italia, la variante Delta mostra una prevalenza pari al 94,8%. Il dato risale al 20 luglio e mostra un trend in aumento se confrontato con quanto emerso dall’indagine del 22 giugno. I valori tra le singole Regioni, inoltre, oscillano tra l’80% e il 100%.
Covid, Brusaferro (ISS): la presenza delle varianti in Italia
In merito alla circolazione ormai predominante della variante Delta in Italia, Silvio Brusaferro ha spiegato: “La prevalenza delle varianti mostra come la delta sia ormai dominante in Italia, la gamma (brasiliana) è invece contenuta ed è in declino la variante alfa. Anche contro la Delta il primo e più importante antidoto è completare il ciclo vaccinale. La vaccinazione riduce in modo significativo il rischio di contrarre infezione, di ospedalizzazione e morte e questo vale per tutte le fasce di età e per tutti i vaccini. Da qui l’importanza di completare il ciclo vaccinale, perché il ciclo completo è estremamente efficace nel ridurre anche le possibilità di contrarre l’infezione – e ha aggiunto –. È necessaria la prudenza nei comportamenti”.
Covid, Brusaferro (ISS): indice Rt e crollo dell’età media dei pazienti
Il presidente dell’ISS, inoltre, ha dedicato parte del suo intervento ai posti letto occupati da pazienti Covid e all’indice Rt, asserendo: “L’occupazione dei posti letto ospedalieri segna una crescita ma contenuta mentre l’incidenza in molte aree è sopra i 50 casi per 100mila abitanti, critica per il tracciamento. Inoltre, l’Rt proiettato per la prossima settimana mostra una stabilizzazione: è un dato da confermare ma siamo comunque sopra la soglia epidemica, e cresce Rt ospedaliero. Siamo in una fase in cui dobbiamo muoverci con grande prudenza”.
Il discorso di Brusaferro, poi, si è concentrato sul drastico crollo dell’età media dei casi di contagio: “L’età media di chi contrae l’infezione di 27 anni e la maggioranza dei casi che si sviluppano sono autoctoni, cioè si generano nella stessa regione. 49 anni è l’età media per i ricoveri in ospedale e 63 per chi entra in terapia intensiva”.
Covid, Brusaferro (ISS): ciclo vaccinale completo e Regioni in zona gialla
Affrontando il discorso dei vaccini sviluppati contro il coronavirus, Brusaferro ha ricordato: “Sappiamo che la vaccinazione con ciclo completo riduce dell’88% il rischio di infezione e oltre il 95% l’ospedalizzazione. Ma se vaccinati contraggono infezioni hanno sintomi lievi ma il virus si moltiplica e possono trasmetterlo come lo può trasmettere un positivo non vaccinato, come detto da Fauci. Questo lo sappiamo da qui l’invito a mantenere la prudenza”.
Il presidente dell’ISS ha anche risposto a una domanda relativa alla situazione di alcune Regioni italiane che rischiano di essere presto riclassificate in zona gialla: “La prossima settimana sulla base dell’andamento dell’indice Rt potremo avere un quadro più definito. Oggi è difficile fare previsioni. Alla fine, determinanti restano sempre i nostri comportamenti”.
Covid, Brusaferro (ISS): l’intervento di Giovanni Rezza
In occasione della conferenza stampa, è intervenuto anche il direttore della Prevenzione del Ministero della Salute, Giovanni Rezza, che ha dichiarato: “I casi aumentano ma meno velocemente delle scorse settimane. Nel Regno Unito, adesso l’incidenza si è pressoché dimezzata, così come in Olanda. Difficile cosa accadrà da noi ma vediamo un ritmo di crescita inferiore rispetto a quello delle scorse settimane. Test, quarantena dei contatti e tracciamenti vanno seguiti, anche nel periodo estivo”.
Infine, il medico si è espresso anche in merito all’ipotesi di inoculare una terza dose di vaccino anti-Covid alla popolazione: “Nel giro di un mese bisognerà decidere chi vaccinare e in quali tempi con la terza dose: è una decisione che va meditata bene ma probabilmente le persone più fragili e immunodepresse avranno una terza dose ma non abbiamo ancora deciso quando. Sulla terza dose c’è indecisione perché non ci sono ancora evidenze forti per poter dire che la faremo a tutti piuttosto che ad alcuni – e ha aggiunto –. Alcuni Paesi ci hanno scommesso come Israele e Gbche sta programmando una campagna d’autunno cominciando dai più fragili. Probabilmente gli immunodepressi potranno essere rivaccinati con un richiamo. Per quanto riguarda gli altri fragili e operatori sanitari c’è una discussione ma ancora non si è arrivati a una decisione”.