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Covid, contagi in crescita: aumento del 28%

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L'Istituto superiore di sanità ha pubblicato il bollettino settimanale sui contagi da Covid-19

Il ministero della Salute ha diffuso i dati sui contagi da Covid-19, nella settimana dal 9 al 15 novembre. Su quasi 35mila casi si sono registrati 192 decessi.

Covid, contagi in crescita: aumento del 26%

I numeri determinano un aumento di pazienti ricoverati negli ospedali. La percentuali di contagi è salita di quasi il 28% rispetto alla settimana precedente. Anche le morti dovute al virus sono aumentate, di circa il 17%. Gli inizi di novembre avevano registrato una tasso di positività pari a quasi 46 persone su 100mila, mentre ora siamo saliti a 58. I dati trasmessi dall’Istituto superiore di sanità segnalano che anche l’indice Rt è in lieve aumento, passando dal 0,83 della settimana scorsa a 0,93 di oggi.

Sale il tasso di positività

Anche il tasso di positività è in leggera crescita, registrando una variazione di +1,7 punti percentuali rispetto alla settimana precedente. Il dato è anche determinato dal fatto che questa settimana sono stati eseguiti più tamponi rispetto, circa 225mila contro 198mila. Sebbene gli esperti siano molto cauti nel fare qualsiasi tipo di allarmismo, i dati raccolti dall’Iss mostrano come l’occupazione dei posti letto sia “limitata, ma in aumento“. È opportuno sottolineare come il rischio di contagio e, conseguentemente di ospedalizzazione, sia maggiore in età avanzata o in persone fragili. In Italia l’ultima variante sequenziata è stata ribattezzata Pirola. BA.2.86 presenta sintomi simili alle precedenti mutazioni, come mal di testa, raffreddore, febbre e cefalea.

Cosa sappiamo sulla variante dominante

HV.1 sembra aver superato EG.5 come variante principale. Le due mutazioni rappresentano oggi circa la metà dei casi di Covid-19. EG.5 era diventata la variante dominante in estate. Il virus HV.1 invece è emerso verso la fine di agosto e ha progressivamente costituito una percentuale maggiore del patogeno in circolazione. Secondo i Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie, alla fine di ottobre ha superato EG.5 come variante dominante e ora rappresenta quasi il 30% dei casi.