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La nuova variante di Covid-19, HV.1, viene monitorata dalle autorità sanitarie. Gli esperti raccomandano di sottoporsi al richiamo del vaccino, soprattutto per le persone più fragili.
Scoperta una nuova variante Covid
Omicron è mutato molte volte da quando è esploso sulla scena nel dicembre 2021. La sua nuova sottovariante, HV.1, potrebbe diventare il prossimo ceppo dominante di questo autunno e inverno. I Centri per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie stimano che rappresenti attualmente circa un caso su cinque negli Stati Uniti. La crescita di HV.1 è stata rapida. A fine luglio rappresentava solo lo 0,5% dei casi e da metà agosto ha quasi superato EG.5, la sottovariante dominante fino ad ora. Nonostante sembri altamente trasmissibile, gli esperti concordano sul fatto che non dovrebbe essere motivo di grande preoccupazione.
Cosa sappiamo su HV.1
I medici hanno confermato che il virus HV.1 non ha ancora suscitato alcun allarme. La prevalenza della variante nei pazienti ricoverati, infatti, sembra simile a quella nei malati che non si trovano in ospedale. Al momento viene trattata come una qualsiasi nuova variante, monitorandola e cercando di capire se può determinare malattie più gravi, in modo che gli operatori sanitari siano preparati. Rispetto al periodo della pandemia, ora gli esperi aspettano di vedere se c’è un aumento della prevalenza di una particolare variante nei ricoveri ospedalieri, piuttosto che cercare di seguire le nuove mutazioni. Una nuova sottovariante, quindi, sarebbe considerata più pericolosa se una grande percentuale di pazienti Covid, ricoverati in ospedale, avesse quel particolare ceppo rispetto alle persone non ricoverate.
Al via alla campagna vaccinale
Il Ministero della Salute italiano ha avviato la campagna vaccinale 2023. Per incentivare le vaccinazioni e ottimizzare i tempi, si è optato per la somministrazione del vaccino Covid e di quello antinfluenzale nello stesso giorno. La possibilità di concentrare le immunizzazioni era stata esposta nella circolare della Direzione Prevenzione del Ministero della Salute: “Fatte salve eventuali specifiche indicazioni d’uso o valutazioni cliniche, è possibile la co-somministrazione dei nuovi vaccini aggiornati anti-Covid con altri vaccini, con particolare riferimento a quello antinfluenzale“.
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