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Covid, Lopalco: "Fra un mese può non esserci più, con Omicron ridurre tutte le regole"

Lopalco

La previsione di Pier Luigi Lopalco sul Covid svela che siamo vicini alla fine della pandemia e che con Omicron si possono ridurre le regole.

Pier Luigi Lopalco, ex assessore regionale alla Salute, ora consigliere pugliese, ha fatto una previsione sull’andamento del Covid. L’epidemiologo è convinto che la fine della pandemia sia vicina e che con la variante Omicron sia il caso di ridurre le regole in vigore.

Covid, Lopalco: “Stiamo uscendo dalla pandemia, con Omicron ridurre tutte le regole”

Pier Luigi Lopalco, ex assessore regionale alla Salute, è stato intervistato nel programma Un giorno da pecora, in onda su Rai Radio1, e ha parlato dell’andamento del Covid. “Credo che abbiamo raggiunto il picco della pandemia dopo la befana, ne stiamo uscendo, lo penso proprio. Tipo che il mese prossimo non ci sarà più” ha dichiarato l’epidemiologo. “Non voglio fare previsioni troppo ottimistiche ma credo he in primavera potremo fare i conti con una situazione nuova, con la popolazione in gran parte vaccinata oppure entrata in contatto col virus” ha aggiunto. Per questo pensa sia il caso di ridurre le regole e togliere le mascherine da marzo. È anche favolrevole all’abolizione dell’obbligo di tampone per i vaccinati e “anche per i positivi dopo cinque giorni, a patto che non abbiano avuto sintomi“.

Covid, Lopalco: “Dobbiamo rivedere tutte le regole”

Lopalco, in precedenza, aveva rilasciato un’intervista all’Adnkronos Salute, in cui aveva parlato di quarantene e regole dovute alla pandemia. “Sono convinto che dobbiamo rivedere tutte le regole, sia della quarantena che dell’isolamento legati al Covid. Lo scenario è profondamente cambiato, non possiamo usare le stesse indicazioni. Oggi abbiamo a che fare con un virus diverso. Ormai è Omicron la variante che sta circolando nel nostro Paese. E abbiamo una popolazione vaccinata al 90%. Non possiamo prescindere da questi due elementi e applicare le stesse regole, appena modificate, che applicavamo quando circolava la variante Alfa o la Delta, in una popolazione molto meno vaccinata” aveva dichiarato l’epidemiologo.

Covid, Lopalco: “Con le regole rischiamo di creare più danni che vantaggi”

Rischiamo di creare più danni, con le regole, che vantaggi per la salute pubblica. Per esempio: possiamo evitare, finalmente di fare il tampone per uscire dalla quarantena? Questa indicazione sovraccarica il sistema per i test molecolari. E per gli antigenici, se li facciamo, siamo consapevoli che servono a poco. L’autorità di sanità pubblica ci dice che con due o tre dosi di vaccino, continuando ad avere banali regole di precauzione, come quella di non andare a far visita a persone immunodepresse se si sono avuti contatti o sintomi, si può essere liberi di vivere. Non sei prigioniero a casa in attesa di un certificato” ha dichiarato Lopalco, spiegando che è il momento di andare verso una gestione endemica del virus, prima di tutto per responsabilizzare i cittadini, ma anche per evitare tutta quella burocrazia alla sanità. “In questo momento le nostre Asl stanno morendo di burocrazia su quarantene, isolamenti, prenotazioni, rientri. Questa era una gestione che poteva andare bene quando si dovevano arginare i focolai, oggi non va bene più. Il virus è endemico” ha concluso Lopalco.