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Covid, pazienti no vax a Padova: “Meglio in rianimazione che immunizzati”

L'interno dell'ospedale di Padova

Covid, pazienti no vax a Padova e grandi paradossi di una pandemia che ancora non riesce a convincere tutti: “Meglio in rianimazione che immunizzati”

Storie di ordinaria assurdità del Covid, con molti pazienti no vax a Padova che arriverebbero a dire: “Meglio in rianimazione che immunizzati”. L’assurdo paradosso di una situazione in cui l’ostinazione vice perfino sulla paura di morire è stato registrato da chi nell’ospedale di Padova ci lavora ed è a contatto ogni giorno con queste amare stramberie

Covid, la testardaggine folle dei pazienti no vax a Padova: “Non mi vaccino”

Eppure Padova è la città di quell’Andrea Crisanti che in tema covid non ha mai risparmiato analisi fosche o quanto meno severe. Nonostante ciò a Padova c’è ad esempio una paziente che preferisce essere intubata piuttosto che iniettarsi una “sostanza tossica”. Lo avrebbe detto chiaramente, secondo La Stampa, a Donatella Rampado, coordinatrice delle degenze all’ospedale di Padova. 

I pazienti Covid no vax a Padova: “Intubandoci volete ucciderci”

Dal canto suo il direttore della rianimazione Ivo Tiberio ha spiegato: “Ci sono pazienti ostinati. Dicono che non vogliono essere intubati, che così li uccidiamo, ma senza questa procedura il tasso di mortalità sarebbe del 90%”. Attenzione, non si sta parlando del neutro Lazio o del “tipepido” Molise, ma del Veneto che a detta del governatore Luca Zaia va verso la zona rossa. Eppure nel reparto covid del nosocomio patavino “c’è gente come Margherita, 57 anni, ricoverata da più di un mese a causa del Covid”. Lei non si è immunizzata “perché il vaccino non è una garanzia, questo virus è una brutta bestia”. 

Il Covid e i pazienti no vax che a Padova mentre rischiano lo morte colpevolizzano i medici

Il professor Andrea Vianello opera in terapia semintensiva, dopo quella si va in Rianimazione: “In molti casi rifiutano le evidenze”. Più chiara ancora la direttrice Anna Maria Cattelan: “Da una parte ci sono pazienti anziani, immunizzati da oltre 5 mesi che pure si sentono traditi dal fatto di essere finiti in ospedale malgrado il vaccino, dall’altra gli irriducibili, che ci colpevolizzano per essere qui”.