Federica Palman Argomenti trattati
Nel mese di luglio, l’Indonesia è stata vittima di un’ondata di Covid-19 senza precedenti, sostenuta dalla diffusione della variante Delta. A preoccupare è soprattutto l’alto numero di bambini che hanno perso la vita a causa del virus Sars-CoV-2, attestatosi a oltre 100 a settimana. Come riportato dal New York Times, si tratta del più elevato tasso al mondo di mortalità infantile.
Covid, la strage dei bambini in Indonesia: “I numeri sono i più alti al mondo”
“I nostri numeri sono i più alti al mondo”, ha sottolineato anche il dottor Aman Bhakti Pulungan, presidente dell’associazione dei pediatri indonesiani. Secondo i rapporti dell’associazione, nel Paese tra i bambini si contano il 12,5% dei contagi confermati.
In totale in Indonesia, secondo quanto dichiarato il dottor Aman, 800 tra i deceduti a causa del Covid-19 avevano meno di 18 anni. Gran parte di queste vittime sono state registrate proprio nel mese di luglio. Solo nella settimana tra il 12 e il 18 luglio, 150 bambini sono morti a causa del Coronavirus. Metà di loro aveva meno di 5 anni.
Come sottolinato dai medici, la situazione indonesiana pone qualche dubbio sul fatto che i bambini vengano colpiti solo minimamente dal Coronavirus.
Covid, la strage dei bambini in Indonesia: il Paese nuovo epicentro della pandemia
L’Indonesia è il quarto Paese più popoloso della Terra. A luglio, ha superato India e Brasile per numero di contagi giornalieri, diventando il nuovo epicentro della pandemia in Asia e nel mondo.
Giovedì 29 luglio, i casi di Covid-19 registrati in Indonesia sono stati 43.479. 1.893 i decessi. In totale, dall’inizio della pandemia, il Paese ha confermato 3,33 milioni di contagi e 90.552 morti. Secondo gli esperti, i dati reali potrebbero però essere molto più drammatici, a causa del numero limitato di tamponi che vengono effettuati nella nazione.
Covid, la strage dei bambini in Indonesia: prorogate alcune restrizioni
Il Presidente indonesiano Joko Widodo ha prorogato fino al 2 agosto alcune delle misure anticontagio, tra cui quelle volte a evitare assembramenti, per provare a limitare la diffusione della variante Delta. Allo stesso tempo, ha però anche allentato alcune delle restrizioni precedentemente in vigore, permettendo per esempio ai mercati tradizionali di riaprire, anche se nel rispetto di protocolli rigidi.
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