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Covid, positivi con terza dose già prenotata: cosa fare?

Vaccino Covid

La variante Omicron sta diventando sempre più dominante e le domande che necessitano di una risposta sono tante, anche per quanto riguarda la terza do

La variante Omicron sta diventando sempre più dominante e le domande che necessitano di una risposta sono tante, anche per quanto riguarda la terza dose. 

Covid, positivi con terza dose già prenotata: cosa fare?

La variante Omicron sta diventando sempre più dominante e ci sono tante domande a riguardo che necessitano di una risposta. Per esempio, cosa devono fare le persone che risultano positive ma che hanno già prenotato la terza dose? Prima di tutto devono contattare il medico o la Asl. Durante la positività dovranno rimanere in quarantena e una volta negativizzati non avranno la necessità di effettuare la terza dose in quanto si sono infettati. La terza dose verrà fatta dopo cinque mesi, come si legge sulle Faq del governo. Le persone che diventano positive dopo la terza dose non devono fare nulla di particolare, se non aspettare le misure che entreranno in vigore nei mesi successivi, visto che in Italia non è per il momento prevista una quarta dose di vaccino.  

Covid, positivi dopo prima o seconda dose e mix di vaccini

Cosa accade se si diventa positivi dopo la prima o seconda dose? Ci sono due casi diversi, ovvero se succede entro i 14 giorni o dopo 14 giorni. Sulle Faq del governo spiegano che se una persona contrae il Covid dopo la somministrazione della prima dose e l’infezione è avvenuta dopo 14 giorni dalla somministrazione, riceverà il certificato verde per completamento del ciclo primario insieme al Green pass per guarigione. Se una persona contrae il Covid entro 14 giorni dalla somministrazione della prima dose dovrà effettuare una seconda dose per completare il ciclo vaccinale ed avere il Green pass, entro 180 giorni dall’infezione. Inizialmente il ciclo vaccinale era composto da due dosi dello stesso vaccino, ma negli ultimi mesi hanno deciso di mischiarli. I due vaccini ad Rna possono essere alternati. 

Covid, Green pass per guariti e durata della validità

Il certificato di guarigione deve essere trasmesso a livello centrale. Il medico o la Asl che ha emesso la certificazione dovranno inserire i dati nel Sistema Tessera Sanitaria e il Ministero della Salute potrà generare in automatico il certificato che, in Italia, vale 6 mesi. Dopo questo periodo la difesa anticorpale scende e bisogna vaccinarsi. Sono esentati dall’obbligo di Green pass i bambini sotto i 12 anni, i soggetti esentati per motivi di salute e i cittadini che hanno ricevuto il vaccino ReiThera nell’ambito della sperimentazione Covitar fino al 31 gennaio 2022. Esentate anche le persone in possesso di un certificato rilasciato dalle autorità sanitarie della Repubblica di San Marino fino al 31 dicembre 2021. La certificazione può essere revocata se una persona risulta positiva, se è stata rilasciata in maniera fraudolenta o nel caso in cui venga sospesa una partita di vaccino risultata difettosa.