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Crisi Russia-Ucraina, quale sarà il ruolo dell'Italia?

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La guerra tra Russia ed Ucraina e il possibile ruolo dell'Italia: le parole del generale di Corpo d'Armata Luigi Chiapperini.

La crisi in corso tra Russia ed Ucraina chiama in ballo anche l’Unione Europea e, per questo, anche l’Italia, legata al patto atlantico della Nato agli Stati Uniti e a tutti gli altri Stati che vi hanno aderito. Quale sarà dunque il ruolo giocato dall’Italia in questo nuovo e sempre più probabile confiltto? A dare delle indichiazione in tal senso è stato il generale di Corpo d’Armata Luigi Chiapperini che alle sue spalle ha una lunga esperienza sul tema essendo stato tra il 2012 e il 2013 Comandante del contingente multinazionale NATO in Afghanistan.

Russia – Ucraina, il ruolo dell’Italia

In una sua intevista rilasciata a Fanpage, Chiapperini ha da prima parlato di quanto avvenuto nelle scorse ore, con “l’incursione limitata” della Russia già predetta da Biden nei giorni scorsi. “Ritengo che sia stata una mossa azzeccata – ha detto Chiapperini – perché Putin può rinfacciare alla NATO e più in generale alla comunità internazionale quanto avvenuto in Kosovo. Anche lì c’era una pulizia etnica (lamentata da Putin in Dombass da parte dei nazionalisti ucraini, ndr.) a danno della popolazione kosovara di etnia albanese e in quell’occasione la provincia serba fu occupata dalle forze della NATO (circa 50.000 cosiddetti “peacekeepers” in un’area grande quanto una regione italiana) con contestuale ritiro di quelle serbe”. “Successivamente – ha proseguito il generale – fu riconosciuta l’indipendenza di quella provincia da parte di tantissime nazioni occidentali. Credo che Putin si stia muovendo sullo stesso schema. Probabilmente, però, sarà molto più arduo per la Russia ottenere una risoluzione a lei favorevole da parte del Consiglio di Sicurezza dell’ONU come invece avvenne per il Kosovo”.

Il ruolo dell’Italia nello scontro tra Russia e Ucraina

Una guerra di nervi e diplomazia fin qui che, però, potrebbe anche subire delle inversioni di rotta. “Se il conflitto dovesse limitarsi a scontri all’interno dei due stati indipendentisti appena riconosciuti dalla Russia – ha detto Chiapperini – potremmo assistere ad un conflitto asimmetrico con da una parte la guerriglia appoggiata dall’Ucraina e dall’altra i miliziani filo-russi supportati dalle truppe regolari russe che stanno affluendo nella regione”. “Quindi – ha precisato – dovremmo aspettarci attentati ai danni di questi ultimi con utilizzo essenzialmente di armi portatili e ordigni esplosivi improvvisati. Invece una reazione più attiva da parte dell’Ucraina avrebbe conseguenze più pericolose per tutti in quanto potrebbe allargare il conflitto. L’eventuale scontro tra mezzi corazzati al confine tra Ucraina e Donbass sarebbe oltremodo sanguinoso con molte perdite in entrambi gli schieramenti e porterebbe ad una escalation difficilmente controllabile. Peraltro, ritengo che nessuno abbia intenzione al momento di usare le armi nucleari per il Donbass“.

Scontro Russia – Ucraina, quale sarà il ruolo dell’Italia?

E poi c’è naturalmente l’Italia che guarda con preoccupazione a quanto avviene non molto lontano da propri confini, in un conflitto che interessa il Paese anche e soprattutto per quel che concerne i rifornimenti di gas che per il 40% arrivano nello stivale proprio dalla Russia. “L’Italia fa parte della NATO – ricorda il generale Chiapperini – e sicuramente si allineerà alle decisioni che saranno prese collettivamente”. “Credo che la NATO – ha aggiunto – continuerà ad avere un ruolo di rassicurazione nei riguardi delle ex repubbliche sovietiche passate ora nei suoi ranghi. Mi riferisco in particolare a quelle baltiche che da anni esprimono preoccupazione per il loro futuro. L’azione di supporto della NATO continuerà con la cosiddetta enhanced presence (presenza avanzata) di proprie forze nei territori dell’Est che – ha concluso – non è potuta essere completa e decisiva con l’Ucraina in quanto quest’ultima non fa parte dell’Alleanza Atlantica”.