Il maltempo ha provocato il crollo parziale di una diga nella parte meridionale della Norvegia. A seguito del cedimento, centinaia di persone sono state evacuate.
Crollo parziale di una diga per il maltempo in Norvegia, centinaia di evacuati
Il crollo parziale che si è verificato presso la diga di Braskereidfoss è stato causato dall’eccesso di acqua nel fiume Glomma, scaturito a seguito delle intense e violente piogge che si sono recentemente abbattute in Norvegia con il passaggio della tempesta Hans.
La diga si trova nel comune di Valer, a circa 130 chilometri a nord di Oslo. L’impianto è collegato alla centrale idroelettrica di Braskereidfoss, fortemente danneggiata.
In Norvegia la diga dell’impianto idroelettrico di Braskereidfoss,è parzialmente crollata a seguito di giorni di pesanti piogge,costringendo all’evacuazione delle comunità a valle. L’evento
dopo che sulla regione si sono abbattute pesanti piogge a causa della tempesta Hans. pic.twitter.com/MzTK0nGpN5— Franco Scarsella (@FrancoScarsell2) August 9, 2023
Sul posto, sono intervenuti i vigili del fuoco, gli uomini della polizia, gli artificieri e il personale dell’esercito. Gli artificieri, in particolare, sono stati inviati sul sito in quanto si sta valutando la possibilità di far esplodere la diga. “Stiamo lavorando per ristabilire il controllo della situazione”, ha detto il responsabile della centrale elettrica, Vegard K. Andersen, che ha sottolineato che la centrale è “completamente fuori uso”.
I danni causati dalla tempesta Hans
Intanto, per via del cedimento parziale della diga, centinaia di persone sono state evacuate in Norvegia. Mentre si tenta di risolvere la situazione a Braskereidfoss, il Paese scandinavo è in balia della tempesta Hans che sta continuando a provocare danni su tutto il territorio nazionale, generando frane e smottamenti. Proprio per il rischio di frane, infatti, tutte le strade principali tra Oslo e Trondheim sono state chiuse al transito.
L’area della Norvegia più colpita dal maltempo è il sud dove i fiumi stanno facendo registrare livelli record. È il caso, ad esempio, del fiume Glomma (il più lungo che scorre nel Paese) che ha rotto gli argini a Braskereidfoss, portando le autorità a decidere per l’evacuazione di circa 700-800 persone.