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Uccisi da un selfie: più di 250 le persone morte scattando una foto

Selfie pericolosi

Secondo uno studio indiano sarebbero più di 250 le morti da selfie registrate negli ultimi sei anni. Vediamo quali sono le cause più frequenti

La prossima volta che dalla cima di un dirupo ti scatterai un selfie fai attenzione, perché potrebbe essere l’ultima cosa che fai. questo almeno è quanto emerge da uno studio pubblicato dall’India Institute of Medical Science, secondo il quale infatti negli ultimi sei anni le persone morte scattandosi un selfie sarebbero più di 250 in tutto il mondo. I risultati della ricerca sono stati pubblicati sull’edizione di agosto del Journal of Family Medicine e Primary Care, e prendono in considerazione la morte di 259 persone, rimaste uccise mentre impegnate a scattarsi un selfie.

Le principali cause di morte da selfie

Tra le maggiori cause di mortalità dovuta all’autoscatto di una foto figura l’annegamento, seguito da incidenti che coinvolgono mezzi di trasporto. Come è per esempio capitato a chi rimasto investito mentre intento a farsi una foto sulle rotaie con il treno in arrivo. Un’altra tra le cause principali è risultata essere la caduta da grandi altezze. Tra le altre cause più frequentemente emerse figurano l’aggressione da parte di animali selvatici, l’utilizzo di armi da fuoco, e scosse elettriche.

Il problema, dai dati emersi, riguarda in particolare l’India. Paese dove, secondo l’autore dello studio “La morte da selfie è diventata un serio problema di salute pubblica”. Ma non è certo un problema confinato a quel paese, in quanto anche Russia negli Stati Uniti e in Pakistan sono emersi parecchi casi di incidenti simili.

“Ma non è pericoloso il selfie di per se”

Ovviamente l’autore della ricerca, intervistato dal Washington Post, afferma che ad essere pericoloso non è lo scatto dei selfie in se, ma lo diventa se le persone, nel tentativo di arrivare allo scatto perfetto, si mettono in pericolo. “Se semplicemente stai in piedi e ti fai un selfie con qualche celebrità non ti metti certamente in pericolo” afferma l’autore dello studio. “Ma se al selfie è associato un comportamento pericoloso, ecco che lo scatto in se diventa pericoloso.

Dai dati emersi figura che la maggior parte delle morti dovute allo scatto di foto riguarda persone giovani. Infatti risulta che più dell’85 percento delle vittime hanno età comprese tra i dieci e i trenta anni.

Inoltre l’autore dello studio tiene a sottolineare che il numero complessivo di morti collegabili allo scatto di foto potrebbe essere maggiore di quanto non appaia dai dati ottenuti, perché non è detto che tutti i casi emergano in quanto tali.

Insomma, a quanto pare sempre più persone rimangono vittime della propria mania di apparire nello scatto perfetto. Una costante ricerca, in grado di trascendere anche il classico buon senso, che finisce con il costare loro la vita.