> > Catanzaro, segregata da 10 anni: liberata dai Carabinieri

Catanzaro, segregata da 10 anni: liberata dai Carabinieri

Catanzaro capanno fatiscente 2 1

I Carabinieri hanno liberato una donna che negli ultimi 10 anni ha vissuto segregata con i due figli in un capanno

Ennesimo raccapricciante episodio di segregazione e abuso, in provincia di Catanzaro. La vittima è una donna di ventinove anni di origini rumene, per oltre dieci anni segregata e violentata innumerevoli volte in un capanno nei dintorni di Gizzeria, in provincia di Catanzaro. Violenze dalle quali sarebbero anche nati due bambini, uno di nove anni e uno di tre. L’aguzzino della donna è un uomo di 59 anni già noto alle forze dell’ordine. E dovrà adesso rispondere di maltrattamenti in famiglia, riduzione in schiavitù e violenza sessuale pluriaggravata.

Dramma scoperto dai Carabinieri di Catanzaro

Una storia che è stata scoperta quasi casualmente: i Carabinieri si sono infatti insospettiti dopo aver fermato l’uomo, che alla guida di una macchina in pessime condizioni e con in auto il figlio di nove anni, rispondeva in modo evasivo alle domande sul suo indirizzo di residenza.

I Militari a quel punto hanno voluto approfondire la questione, e giunti nel terreno di proprietà dell’uomo hanno scoperto che il bimbo viveva con la sorella minore e la madre in una baracca priva di riscaldamento, illuminazione e bagni.

A quel punto sono emerse tutte le torture a cui l’uomo ha costretto gli altri tre. I Carabinieri si sono accorti che alcune ferite della donna erano suturate con del filo da pesca, direttamente dal suo aguzzino. Un metodo di sutura che doveva avere utilizzato anche per le ferite dovute al parto dei suoi bambini. La donna aveva inoltre dovuto affrontare due gravidanze senza il supporto di alcun medico, e passava le giornate legata al letto privata di qualunque possibilità di movimento. Costretta così a subire violenze che potevano durare anche per ore, senza che le fosse possibile intrattenere alcun rapporto sociale. E da quanto si apprende l’uomo obbligava anche i due bambini a picchiare la madre, percuotendo loro quando si rifiutavano.

I Carabinieri hanno quindi trasportato l’uomo presso il carcere di Catanzaro, mentre la donna e suoi due figli sono ora presso una località segreta.