> > Mafia, arrestato Vito Bigione: era latitante in Romania

Mafia, arrestato Vito Bigione: era latitante in Romania

Vito Bigione

Arrestato in Romania Vito Bigione, scappato nel giugno scorso dopo una condanna a 15 anni di carcere per traffico internazionale di droga.

Arrestato il latitante Vito Bigione. L’uomo era ricercato dal giugno scorso, fuggito a seguito della condanna definitiva a 15 anni di reclusione per traffico internazionale di stupefacenti e associazione mafiosa emessa dalla Corte di Cassazione nell’ambito del processo “Igres”. Di recente, inoltre, erano emersi anche contatti di Bigione con esponenti della famiglia mafiosa di Mazara del Vallo, alcuni dei quali arrestati nel 2018 nell’operazione “Anno Zero” condotta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. Il criminale fu tra i primi a mettere in contatto Cosa Nostra, ‘ndrangheta e i cartelli sudamericani.

Chi è Vito Bigione

Non a caso il 66enne mafioso, trapanese, era stato inserito pochi mesi fa nella lista dei trenta latitanti più pericolosi in Italia, anche perché considerato uno dei fedelissimi del ricercato numero uno Matteo Messina Denaro. La prima accusa per traffico internazionale di stupefacenti risale al 1985 ma è nel 2000 che viene accusato di aver sistematicamente organizzato, a partire dal 1992, il trasporto in Italia di centinaia di chili di cocaina proveniente da Brasile, Colombia e Namibia.

Il “commercialista”, come è stato ribattezzato nell’ambiente malavitoso, per sottrarsi al carcere si era rifugiato in Romania, dove è stato fermato all’alba di oggi all’interno di un appartamento popolare. Ad arrestato gli uomini della Squadra Mobile di Trapani, che hanno collaborato con i colleghi della polizia rumena.

Italia chiede l’estradizione

“I nostri uffici sono già al lavoro per l’estradizione del boss Vito Bigione, arrestato in Romania, condannato definitivamente lo scorso giugno per associazione finalizzata al traffico internazionale di droga, collettore di organizzazioni criminali come Cosa Nostra e ‘ndrangheta” annuncia su Twitter il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.