> > Il Papa dona 100mila dollari alle vittime dello tsunami

Il Papa dona 100mila dollari alle vittime dello tsunami

Papa Francesco

Non solo preghiere. Papa Francesco invia un contributo simbolico di 100mila dollari alle popolazioni dell'Indonesia colpite dallo tsunami.

Anche Papa Francesco ha deciso di aiutare economicamente le popolazioni dell’Indonesia colpite dal terremoto e dallo tsunami. Finora sono oltre 1.400 le vittime, ma il bilancio dei morti si aggrava di ora in ora. Il Vaticano ha stanziato 100mila euro come contributo simbolico. Molto attive le diocesi locali.

Papa Francesco: aiuti e preghiere per l’Indonesia

Si aggrava il bilancio delle vittime dello tsunami che ha colpito l’isola indonesiana di Sulawesi. Secondo il National Disaster Management Agency, i morti sono oltre 1.400 mentre salgono a 2.500 le persone rimaste gravemente ferite. Almeno un centinaio invece le persone che risultano disperse, anche se ad una settimana dal disastro si riducono le possibilità di trovare qualcuno ancora in vita. In Indonesia però si continua a cercare sotto le macerie. In queste ore, inoltre, il vulcano del Monte Soputan, sull’isola di Sulawesi, ha cominciato ad eruttare, minacciando la popolazione già stremata dal sisma e dall’onda anomala.

La Commissione europea ha fatto sapere di aver stanziato un milione e mezzo di euro di aiuti umanitari per rifornire gli abitanti di beni di prima necessità come medicinali, cibo, acqua e ripari.
Anche il Vaticano però vuole dare il suo contributo, seppur simbolico come viene sottolineato in una nota.
Tramite il Dicastero per il Servizio dello sviluppo umano integrale, Papa Francesco ha inviato infatti in questa prima fase di emergenza 100mila dollari.

“Tale somma – viene spiegato dalla Santa Sede – vuol essere un’immediata espressione del sentimento di spirituale vicinanza e paterno incoraggiamento da parte del Santo Padre nei confronti delle persone e dei territori colpiti e verrà ripartita, in collaborazione con la Nunziatura Apostolica, tra le zone maggiormente toccate dalla catastrofe”.

Gli aiuti delle diocesi locali

Papa Francesco inoltre ha già promesso preghiere “per i defunti, purtroppo numerosi, per i feriti e per quanti hanno perso la casa e il lavoro”. Nel corso dell’Angelus di domenica 30 settembre il Pontefice ha esortato poi il Signore a consolare e sostenere “gli sforzi di quanti si stanno impegnando a portare soccorso”.

Anche le diocesi locali ovviamente si stanno organizzando per raccogliere soldi, cibo, farmaci e vestiti da inviare alle popolazioni colpite. Difficile invece trovare in questi giorni acqua potabile, e ciò potrebbe causare epidemie di colera o malattie infettive simili.