Andrea Bellenghi Notizie ancora frammentarie arrivano dall’Indonesia dopo lo tsunami che ha colpito il 28 settemebre l’arcipelago di Sulawesi. Sarebbero 5 i morti e molti i dispersi dovuti ai due grandi terremoti di magnitudo 7.5 e ad un’onda che ha superato i 2 metri di altezza sfiorando addirittura i tre metri. Lo tsunami ha colpito la la spiaggia di Palu portando con sé detriti che hanno poi inondato tutta la città.
Tsunami in Indonesia
Le immagini dell’incidente lasciano pensare ad un evento ben più drammatico di quello prospettato dalle autorità indonesiane. I primi dati confermano che almeno una decina di feriti trasportati d’urgenza agli ospedali della zona. Ma il bilancio potrebbe essere ben più drammatico e non si esclude che possano esserci anche diverse vittime. La città di Palu è stata clargamente distrutta dall’onda anomala, difficili sono le comunicazioni con la città a causa della chiusura degli aeroporti e della precarietà dei canali di informazione probabilmente danneggiati dall’evento. Il terremoto è avvenuto nella terraferma ma la sua potenza è stata in grado di generare uno tsunami di circa 3 metri, colpite dall’onda le coste occidentali dell’isola: la città di Palu e Donggala.
La ricerca e i soccorsi
Ad amplificare la situazione di calamità legata all’evento è stato l’orario: lo tsunami ha colpito l’Indonesia durante la sera. Ora i soccorritori locali si trovano a scavare al buio tra le macerie. Un altro problema è l’equipaggiamento: il blocco aereo ha isolato l’intera area che non è in grado da sola di fronteggiare l’evento. Il portavoce dell‘Agenzia dei disastri nazionali in Indonesia ha commentato: “Sarà impiegata tutta la forza nazionale, e domani mattina invieremo degli elicotteri per portare assistenza nelle aree colpite dallo tsunami”.
