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Forza Nuova, sospesa militante con maglietta Auschwitzland

Forza Nuova

Il partito di estrema destra, Forza Nuova, ha sospeso la militante con la maglietta Auschwitzland. E‘ Selene Ticchi D’Urso

Una maglietta nera con su scritto “Auschwitzland” con logo e caratteri che richiamano la Disney. E invece, al posto del castello fiabesco c’è stilizzata la celebre immagine del campo di concentramento in cui ebrei, dissidenti, handicappati, omosessuali e zingari sono stati ridotti in cenere, in un ammasso di cadaveri accumulati l’uno sull’altro. Così Selene Ticchi si è presentata alla manifestazione per l’anniversario della marcia su Roma a Predappio, borgo romagnolo e paese natio di Benito Mussolini. La donna è militante di Forza Nuova, ex candidata a sindaco di Budrio (Bologna) per la lista neofascista “Aurora italiana”. Si tratta di una scelta che ha scatenato l’indignazione in rete, di giovani e adulti di qualsiasi fede politica. Così il caso politico è approdato in Parlamento.

Il senatore di Leu Francesco Laforgia ha presentato un’interrogazione al ministro dell’Interno. “L’apologia del fascismo nell’ordinamento giuridico italiano è un reato. Chiedo al Ministro se intende applicare questa legge, se condivide il paragone di un campo di sterminio ad un parco giochi e quali misure intenda promuovere al fine di evitare il ripetersi di simili episodi”. Così ha scritto il parlamentare.

Il partito di estrema destra ha diffidato Selene Ticchi D’Urso dopo le polemiche legate alla sua partecipazione a Predappio. “La tesserata è già stata sospesa, con effetto immediato e a tempo indeterminato.

Forza Nuova sospende la tesserata

Con questo provvedimento, si legge ancora nella nota, il movimento politcoprende decisamente le distanze da quanto mostrato dalla signora e diffida la D’Urso dal rilasciare qualsiasi dichiarazione a nome e per conto del movimento stesso. Quindi concludono: “Il movimento non ha a che vedere con le espressioni da lei adottate. Non siamo d’accordo neppure con quanto ha dichiarato, ed eventualmente potrà dichiarare, alla stampa”.